Tassisti è l’ora della rivolta, sciopero il 23 gennaio
Taxi fermi in tutta Italia il prossimo 23 gennaio. Lo sciopero nazionale è stato proclamato oggi dal ‘parlamentino’ dei tassisti che si è riunito a Bologna, nella sede di Legacoop, per concordare le manifestazioni da mettere in campo contro la liberalizzazione delle licenze. Dalla lunga e vivace discussione tra i sindacati dei tassisti giunti sotto le Due Torre da mezza Italia è emersa questa linea comune che dovrebbe a breve essere messa nero su bianco in un documento ufficiale.
Nei prossimi giorni a Roma si terrà una nuova assemblea per capire come portare avanti la mobilitazione contro le misure annunciate dal Governo Monti. In quell’occasione dovrebbe essere messa in atto anche un’azione di protesta davanti alla sede dell’Antitrust.
Contro la protesta dei tassisti scendono in campo i consumatori tramite il Codacons. Di questo passo, sottolinea l’associazione, ”l’Italia non andrà da nessuna parte, e non si uscirà mai dalla crisi. La liberalizzazione nel settore dei taxi è un provvedimento atteso da decenni, che può realmente portare benefici non solo agli utenti, ma anche agli stessi tassisti, vista la possibilità di licenze compensative assegnate peraltro gratuitamente”.
I tassisti, rileva il Codacons, ”sono avvisati: in caso di blocchi stradali e danni agli utenti in occasione dello sciopero del 23, non esiteremo a presentare una raffica di denunce in Procura, così come avvenuto nel 2007, quando un elevato numero di taxi bloccò per ore e ore la circolazione stradale a Roma, impedendo il passaggio di auto e mezzi pubblici. Protesta che è valsa a 500 tassisti un processo in Tribunale”.
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