Tassisti in rivolta. Forti disagi a Fiumicino, il Garante ai prefetti: pronti a precettare
Tasssiti in rivolta. Continua la protesta, preventiva, contro le liberalizzazioni delle licenze allo studio del Governo proprio in questi giorni e che dovrebbero essere approvate la settimana prossima.
A Roma si registrano i disagi più grandi soprattutto per chi atterra nei due aeroporti di Fiumicino e Ciampino: nessun taxi a stazionare all’uscita facendo crescere la rabbia tra i passeggeri. Blocchi anche alla stazione di Roma Termini. E per oggi è previsto un presidio proprio davanti Palazzo Chigi per manifestare il proprio dissenso alle liberalizzazioni previste per la categoria. Ma la Autority avverte: un blocco totale del servizio sarebbe illegale.
Disagi anche a Napoli dove i tassisti hanno sospeso il servizio la scorsa notte, rimandendo in assemblea a Piazza Plebiscito.
Problemi a Milano dove il servizio per ora non è sospeso ma i tassisti stanno però organizzandosi in assemblee spontanee per discutere delle misure del governo.
Intanto, la Commissione di Garanzia sugli scioperiha invitato i Prefetti interessati alla protesta dei taxi ”a valutare se sussistano le condizioni per l’attivazione del potere di precettazione”. Lo rende noto l’Autorità in un comunicato.
Il presidente della Autorità di Garanzia sugli scioperi, Roberto Alesse, in merito ”all’astensione collettiva dal servizio taxi attualmente in corso in alcune città italiane, con conseguente grave pregiudizio al diritto, costituzionalmente garantito agli utenti, di mobilità e di libertà di circolazione”, ha scritto alle autorità competenti per avere informazioni in merito. L’Autorità, si legge nella nota, ”ha, inoltre, chiesto di sapere se tali astensioni siano riconducibili alle organizzazioni di categoria, ovvero a comportamenti spontanei di singoli soggetti”.
Il Codacons definisce le proteste messe in atto in queste ore dalle auto bianche in molte città italiane come ”un comportamento masochista che danneggia unicamente i tassisti”. La categoria ha diritto di protestare, pur non condividendo i consumatori le ragioni della protesta, ma, sottolinea il Codacons, ”deve farlo rispettando le regole e senza creare immensi danni all’utenza. Invitiamo quindi i conducenti di taxi a revocare immediatamente i blocchi in tutte le città e a riprendere servizio”.
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