Faccia a faccia Monti Van Rompuy sull’emergenza crescita: nella Ue 23 milioni di disoccupati. Slitta il vertice con Merkel e Sarkozy
Si profila un rinvio del vertice trilaterale tra il premier Mario Monti, il presidente francese, Nicolas Sarkozy, e la cancelliera tedesca, Angela Merkel, in programma per il 20 gennaio prossimo a Roma. Lo si apprende da fonti di Governo. La richiesta di un rinvio sarebbe giunta da Sarkozy a causa di importanti impegni interni. Al momento, sono in corso contatti per definire una data e le modalità in vista di un nuovo incontro.
Intanto, incontro oggi a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio, Mario Monti, e il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy. “Van Rompuy ha espresso fiducia per quello che l’Italia sta facendo a livello interno e per l’Europa”, ha detto il premier.
L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha sottolineato ”con molta forza la positiva azione del governo italiano”, ha poi evidenziato Monti. Ma, ha aggiunto, ”si addita d’altra parte l’insufficienza della governace europea come ragione di rischio per l’intera zona”.
Riguardo alle liberalizzazioni, il premier ha dichiarato: ”Ho presentato al presidente Van Rompuy i progressi che stiamo realizzando nella condotta dell’economia italiana sia con decreto legge di dicembre sia con le misure di maggiore concorrenza che ci accingiamo a prendere questa settimana”.
Quello del 30 gennaio sarà un Consiglio europeo ”molto importante”, ha poi sottolineato Monti, che ha riferito di aver avuto con Van Rompuy ”una conversazione molto approfondita” sia su quanto sta facendo l’Italia in materia di politica economica interna e a livello europeo sia sulle imminenti scadenze comuni europee. I due temi della crisi europea e dell’impegno italiano, ha rilevato il premier, “sono sempre più strettamente legati”. ”Sarà un consiglio molto importante perché dovrebbe vedere la discussione sulle conclusioni del ‘fiscal compact’ e una grande attenzione alle questione dello sviluppo”, ha detto Monti.
La mia missione a Londra è “fatta per unire e non per dividere”, ha poi precisato Monti, in merito alla visita nella capitale britannica di mercoledì. Con Van Rompuy ”ci siamo trovati d’accordo sulla necessità diridurre la divaricazione tra l’Ue e il Regno Unito”, ha aggiunto.
Van Rompuy da parte sua ha dichiarato, nella conferenza stampa congiunta, che “con Monti c’è convergenza di vedute”, parlando di lavoro “straordinario” e “impressionante” per il risanamento dei conti e la crescita.
Commentando ”il pacchetto di liberalizzazione dell’economia” illustrato dal Monti, Van Rompuy ha indicato come ”cruciale” sia l’adozione di queste misure” per la fiducia. “Sono sicuro che i risultati dei primi centro giorni del suo mandato saranno ancora più straordinari di quanto già ottenuto”, ha aggiunto.
”Occorre focalizzare l’attenzione su crescita e lavoro”, ha sottolineato. ”Serve – ha detto – una strategia anti recessione”. “L’agenda dell’Italia è l’agenda dell’Europa, non c’è differenza”, ha dichiarato il presidente del Consiglio Ue, sottolineando che “l’Italia sta andando nella giusta direzione”.
“Entro fine mese concorderemo il nuovo Trattato per il fiscal compact che sarà firmato entro marzo”, ha annunciato, spiegando che il nuovo fondo Esm entrerà in vigore a “luglio, prima del previsto”. ”Stiamo lavorando anche per aumentare le risorse del Fondo Monetario Internazionale e a questo proposito i membri dell’eurozona hanno annunciato un contributo di 150 miliardi di euro”, ha aggiunto Van Rompuy, sottolineando che “il rafforzamento di questi strumenti è cruciale per ripristinare la fiducia dei mercati”.
Occorre “evitare la stretta creditizia delle nostre economie”, ha proseguito. Per il presidente del Consiglio europeo è “necessario facilitare i prestiti” allo scopo di agevolare il lavoro delle imprese. In particolare, ha detto, “occorre mobilizzare le risorse nel modo più efficace possibile, per facilitare l’accesso delle piccole e medie imprese al capitale di rischio”.
“La maggiore preoccupazione è stimolare l’occupazione”, ha detto Van Rompuy, sottolineando che “nell’Ue ci sono già 23 mln di disoccupati” e che “il rallentamento dell’economia rischia di aumentarne il numero”. La disoccupazione in Europa colpisce principalmente “donne e giovani”. “Abbiamo bisoglio di un maggior numero di posti di lavoro e di migliore qualità”, ha concluso, spiegando che bisogna dare “una speranza” a chi non ha un’occupazione.
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