“Ero col capitano al momento dell’impatto”. La bionda moldava rivela alla tv: Schettino ha salvato me e gli altri
E’ durato poche ore il giallo della misteriosa bionda vista da più di un testimone con il comandante Francesco Schettino sul ponte di comando al momento del naufragio.
Venticinque anni, moldava, la giovane era effettivamente con il comandante Francesco Schettino al momento dell’impatto della Costa Concordia con gli scogli. Si chiama Domnica Cemortan, ed è stata intervistata dalla televisione Jurnal Tv. La donna ha difeso l’operato del comandante dicendo che grazie a lui sono state salvate più di tremila persone.
Cemortan nell’intervista dice di essere un membro dell’equipaggio in vacanza sulla Concordia e di aver aiutato molti passeggeri a fuggire. La ragazza ha detto di lavorare da 5 anni con la Costa e di fare la traduttrice; ha affermato anche di trovarsi con Schettino al momento dell’impatto della nave contro gli scogli.
Nell’intervista difende senza esitazioni il comandante della Concordia: ”Ha salvato più di 3 mila persone - ha detto riferendosi a Schettino – penso che abbia svolto un lavoro straordinario, lo pensa tutto l’equipaggio”. La donna moldava ha detto anche che in quei momenti terribili il primo pensiero è andato alla figlioletta di due anni.
Sulla sua ‘regolare’ presenza a bordo non c’è ancora chiarezza. Per i pm Domnica non risultava registrata mentre la Costa Crociere precisa che la moldava era regolarmente imbarcata, anche perché, dice la compagnia in una nota, “le leggi vigenti, le norme di sicurezza e i sistemi di controllo che l’azienda adotta con assoluto scrupolo, non consentono l’imbarco di persone non registrate. Dalle immagini trasmesse dai media, la signora in compagnia del comandante Schettino nella sera del 13 gennaio risulta senza dubbio persona regolarmente imbarcata il 13 gennaio stesso nel porto di Civitavecchia e regolarmente registrata”. La Costa Crociere si dice quindi “pronta a fornire alle autorità competenti quando lo richiederanno identità della persona e numero di pratica del biglietto acquistato”.
Gli inquirenti vogliono interrogare la giovane per chiarire la vicenda, l’eventuale presenza di altre persone non registrate e soprattutto per avere informazioni più dettagliate sugli attimi in cui il transatlantico ha impattato sulle rocce. E’ stato lo stesso Schettino a fare il nome della donna durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip: il comandante avrebbe detto che la giovane moldava era ospite di un altro ufficiale ed era stata invitata in plancia ad assistere dalle vetrate del quadrato di comando allo spettacolo dell’Isola del Giglio illuminata.
Ieri sera un sopravvissuto aveva raccontato alla trasmissione ‘Chi l’ha visto?’ su Rai Tre, di aver osservato, verso le 21.15, arrivare Schettino al ristorante all’ultimo piano abbracciato a due donne, una mora e l’altra bionda. Quest’ultima potrebbe essere proprio la moldava, mentre non si sa nulla sull’identità dell’altra.
Venticinque anni, moldava, la giovane era effettivamente con il comandante Francesco Schettino al momento dell’impatto della Costa Concordia con gli scogli. Si chiama Domnica Cemortan, ed è stata intervistata dalla televisione Jurnal Tv. La donna ha difeso l’operato del comandante dicendo che grazie a lui sono state salvate più di tremila persone.
Cemortan nell’intervista dice di essere un membro dell’equipaggio in vacanza sulla Concordia e di aver aiutato molti passeggeri a fuggire. La ragazza ha detto di lavorare da 5 anni con la Costa e di fare la traduttrice; ha affermato anche di trovarsi con Schettino al momento dell’impatto della nave contro gli scogli.
Nell’intervista difende senza esitazioni il comandante della Concordia: ”Ha salvato più di 3 mila persone - ha detto riferendosi a Schettino – penso che abbia svolto un lavoro straordinario, lo pensa tutto l’equipaggio”. La donna moldava ha detto anche che in quei momenti terribili il primo pensiero è andato alla figlioletta di due anni.
Sulla sua ‘regolare’ presenza a bordo non c’è ancora chiarezza. Per i pm Domnica non risultava registrata mentre la Costa Crociere precisa che la moldava era regolarmente imbarcata, anche perché, dice la compagnia in una nota, “le leggi vigenti, le norme di sicurezza e i sistemi di controllo che l’azienda adotta con assoluto scrupolo, non consentono l’imbarco di persone non registrate. Dalle immagini trasmesse dai media, la signora in compagnia del comandante Schettino nella sera del 13 gennaio risulta senza dubbio persona regolarmente imbarcata il 13 gennaio stesso nel porto di Civitavecchia e regolarmente registrata”. La Costa Crociere si dice quindi “pronta a fornire alle autorità competenti quando lo richiederanno identità della persona e numero di pratica del biglietto acquistato”.
Gli inquirenti vogliono interrogare la giovane per chiarire la vicenda, l’eventuale presenza di altre persone non registrate e soprattutto per avere informazioni più dettagliate sugli attimi in cui il transatlantico ha impattato sulle rocce. E’ stato lo stesso Schettino a fare il nome della donna durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip: il comandante avrebbe detto che la giovane moldava era ospite di un altro ufficiale ed era stata invitata in plancia ad assistere dalle vetrate del quadrato di comando allo spettacolo dell’Isola del Giglio illuminata.
Ieri sera un sopravvissuto aveva raccontato alla trasmissione ‘Chi l’ha visto?’ su Rai Tre, di aver osservato, verso le 21.15, arrivare Schettino al ristorante all’ultimo piano abbracciato a due donne, una mora e l’altra bionda. Quest’ultima potrebbe essere proprio la moldava, mentre non si sa nulla sull’identità dell’altra.
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