Schettino intercettato: La nave si stava inclinando ho preso e sono sceso. Rischio inquinamento: prime macchie d’olio
La verita’ sulle responsabilita’ per la tragedia della Concordia e’ ancora tutta da scrivere. E si stanno rivelando utili le intercettazioni fatte dai carabinieri sulle telefonate fatte da Schettino. Il capitano della nave naufragata davanti all’isola del Giglio viene intercettato dagli inquirenti mentre si trova in procura, ed è al telefono con un amico racconta: «Per dar retta al manager, passa da lì, passa da lì… Qualcun altro al posto mio non sarebbe stato così benevolo a passare lì sotto, perchè mi hanno rotto il c…, passa di là, passa di là. La secca c’era, ma non era segnalata dagli strumenti che avevo e ci sono passato.
Il comandante dice poi al suo interlocutore: «Quando ho capito che la nave si stava inclinando ho preso e sono sceso». Più precisamente, aggiunge di essere tornato indietro a prendere la radio, di aver controllato che la nave si assestasse in mezzo agli scogli. Schettino, comunque, si sente con la coscienza a posto: «Ho fatto tra virgolette non so se definirla un’imprudenza, ma comunque nei limiti della mia consapevolezza. Lo squarcio è stato immenso – racconta -, ci stava uno spuntone di roccia, poi tutto quello che è successo da quel momento l’ho fatto nel massimo della mia professionalità e questo potrebbe alleviare o quantomeno dare l’illusione di stare in pace con la coscienza». Ora, però, «mi trovo con la testa sotto e con le gambe all’aria senza sapere nulla».
Intanto sono state individuate le prime perdite dalla Costa Concordia. Lo ha annunciato il Tg5 delle 20. Si tratta di olii sversati in mare subito dopo il naufragio e mossi dalle correnti. Arpat li ha rilevati e ha raccolto campioni per analizzarli. Sono gia’ state avviate le procedure per la rimozione.
E’ ormai una corsa contro il tempo per evitare la catastrofe ambientale. Domani inizieranno i lavori per lo svuotamento del carburante dai serbatoi della Costa Concordia, arenata all’Isola del Giglio. Lo fa sapere la societa’ incaricata delle operazioni, l’olandese Smit Salvage. Gia’ da oggi il procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio e il commissario all’emergenza Franco Gabrielli hanno dato il via libera all’inizio delle operazioni, e verranno portate avanti in contemporanea con la ricerca dei dispersi. I lavori di svuotamento e trasferimento del carburante dovrebbero avvenire in circa 4/5 settimane; nal caso sorgessero problemi o complicazioni sono gia’ state disposte intorno al relitto panne assorbenti anti-inquinamento.
“Non c’è alla vista nessun pericolo che la nave sprofondi, la nave è nella condizione di stabilità”. ha detto Gabrielli spiegando che “la nave “non necessita di alcun tipo di intervento esterno che ne consolidi la staticità”.
Dal canto suo il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha ribadito che “c’è già una contaminazione determinata dall’incidente stesso”. Quanto all”inchino’, il ministro non si dice completamente contrario, a patto che non sia “una cosa pericolosa e inutile. Se ci sono forme che le compagnie ritengono di gestire di ‘omaggio alle coste’ e che non provocano effetti ambientali sono benvenuti”, ha affermato. Sul tema, invece, del cambiamento delle rotte si tratta, sottolinea il ministro ”di un provvedimento di natura interministeriale tra il ministro delle Infrastrutture e quello dell’Ambiente. Stiamo lavorando per fare in modo che ci sia un provvedimento che faciliti il traffico crocieristico senza mettere in difficoltà l’ambiente. Giovedì prossimo ci sarà un incontro tra i rappresentanti di Confitarma e le compagnie europee dei gruppi crocieristici perché stiamo esplorando anche la possibilità di avere un accordo volontario tra queste compagnie e il governo per avere un’autogestione delle rotte sempre che questo sia compatibile con l’ambiente. E le compagnie -conclude Clini- si sono dichiarate disponibili”.
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