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L’ Italia più facile: il dl semplificazioni migliora la vita e la produttività, parola di Monti

L’ Italia più facile: il dl semplificazioni migliora la vita e la produttività, parola di Monti

”Abbiamo approvato questo decreto legge sulla semplificazione, una semplificazione orientata ai cittadini e all’economia”. A spiegarlo è il presidente del Consiglio, Mario Monti, al termine di un consiglio dei ministri durato oltre 6 ore. ”Nelle riforme strutturali per la crescita – dice Monti- è importante che ci siano queste misure”. Quello varato oggi è “un insieme di provvedimenti che migliorano la qualità della vita dei cittadini, che hanno rapporti nei vari momenti della loro vita con la pubblica amministrazione, e migliora anche la competività dell’economia attraverso il miglioramento della produttivtà”. Non solo. ”Dimostra, ancora una volta, l’impegno dell’Italia nelle riforme in linea con le raccompandazioni della Commissione euroepa e di altre istituzioni autorevoli”.
A chi si interrogava sull’insolita durata del Cdm, Monti ha replicato con il consueto garbo: “Non dovete sorprendervi: a noi piace essere molto veloci per prendere decisioni, ma piace anche esaminare le cose approfonditamente e nel dettaglio in modo da avere un pieno convincimento collegiale sulle cose che adottiamo”. “Siamo considerati un governo molto decisionista, ma non c’era molta scelta considerate le condizioni in cui ci siamo trovati ad agire”.
Rinviata invece per il momento la decisione del governo in tema di valore legale del titolo di laurea. L’esecutivo deciderà dopo “una consultazione pubblica sul tema”, fa sapere Monti. “E’ un tema di cui si dibatte dai tempi di Einaudi e al quale noi ci siamo accinti con animo sgombro da pregiudizi ideologici. Da parte mia – dice il presidente del Consiglio – ero favorevole a superare il simbolismo del valore legale della laurea. Ma il tema è più complicato, per questo non lo affrontiamo in questo decreto”. Monti ha annunciato, quindi, l’intenzione di “aprire una consultazione pubblica” su un documento definito dal ministro Profumo. “Poi trarremo le conclusioni”, ha spiegato il premier sottolineando: “Quando troviamo temi per i quali è necessario un approfondimento di idee, noi siamo favorevoli al dibattito di idee”. E il dibattito, ha fatto sapere Profumo avverrà via Internet.
A illustrare le novità principali contenute nel decreto sono stati i ministri competenti. Novità in arrivo per i cambi di residenza, che ”si verificheranno all’atto della dichiarazione”. Quindi, in tempo reale. Controlli e sanzioni “in caso di dichiarazioni sbagliate”, verranno fatti in seguito. Spiega il ministro della Pubblica amministrazione Filippo Patroni Griffi. Secondo i dati forniti dal ministro il cambio di residenza riguarda ”1,4 milioni di cittadini e famiglie all’anno”.
Le nuove norme in materia di semplificazione negli appalti consentiranno risparmi per oltre 140 milioni di euro l’anno per le imprese, assicura Patroni Griffi. ”L’utilizzazione della banca dati semplifica – ha spiegato- la partecipazione alle gare di appalto. Ora, se un’impresa prende parte a 20 gare, deve presentare 20 volte la stessa documentazione. Concentrando la documentazione delle imprese in un fascicolo presso la banca dati dell’Autorità, saranno direttamente le stazioni appaltanti a consultare quel fascicolo che sarà cura delle imprese aggiornare”.
Non solo. ”Ogni anno vengono introdotti nuovi oneri per le imprese. Noi vogliamo che ogni anno amministrazioni e governo siano in grado di capire quanti oneri sono stati introdotti in un determinato settore e quanti ne sono stati eliminati, in modo che il saldo sia zero o inferiore”. Se i costi saranno superiori a quelli che sono stati eliminati ”scatterà una delega regolamentare del governo, per la riduzione di oneri afferenti a quel settore in modo da riportare il saldo zero”. Le misure, sottolinea Patroni Griffi, sono orientate a ”migliorare le condizioni di vita dei cittadini e delle imprese”.
L’eliminazione dei documenti cartacei, relativi alla protezione dati personali, porterà risparmi pari a 320-325 milioni di euro l’anno, afferma il ministro della Pubblica amministrazione.
Al via con il nuovo decreto anche una cabina di regia sull’agenda digitale. Quello dell’agenda digitale, spiega il sottosegretario allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti, ”è uno dei grandi temi aperti per lo sviluppo del Paese”. ”C’è molto ancora da fare, siamo indietro e dobbiamo accelerare. Abbiamo previsto una cabina di regia che affronterà i punti chiave dell’agenda digitale: gli investimenti per la banda larga, le strategie per la sua diffusione ma anche gli investimenti per la formazione per i cittadini e per la pubblica amministrazione all’uso della banda larga. La cabina di regia deve costruire questo percorso”.
In arrivo poi un piano nazionale di edilizia scolastica”con un consistente stanziamento di risorse”, annuncia De Vincenti. La realizzazione sarà concertata con gli altri ministri competenti e con la Conferenza Stato regioni. In particolare gli interventi ”punteranno al miglioramento dell’efficienza energetica; ci sarà una riduzione dei costi e delle spese di funzionamento”, spiega il sottosegretario.