La scure di Fitch si abbatte sull’Italia: tagliato il rating. Giù anche Spagna, Belgio e Slovenia
L’agenzia di rating Fitch ha tagliato il giudizio sovrano sull’Italia da ‘A+’ ad ‘A-’ con outlook negativo. Il taglio di due livelli del rating dell’Italia, si spiega da Fitch, riflette “preoccupazioni specifiche” per il Paese, legate in primo luogo alla crescita dei tassi di interesse e alla dinamica del debito pubblico. Per Fitch il rialzo permanente dei costi di finanziamento e l’aumento dei tassi di interesse hanno “conseguenze negative sulle dinamiche a lungo termine del debito pubblico”.
Per l’agenzia di rating l’Italia, “a causa del suo elevato debito pubblico e del basso tasso di crescita economica”, è particolarmente vulnerabile alla natura sistemica della crisi dell’Eurozona. In ogni caso, si sottolinea da Fitch, “un’azione piu’ severa sul rating italiano è stata evitata dal forte impegno del governo a ridurre di deficit di bilancio e a implementare le riforme strutturali”, come anche dall’operazione della Bce per il rifinanziamento a lungo termine.
L’agenzia ha rivisto il rating sovrano assegnato a sei Paesi della zona Euro. Sono stati declassati anche i rating di Spagna, Belgio, Slovenia e Cipro.
Il rating del Belgio passa a ‘AA’ dal precedente ‘AA+’ con outlook negativo e il giudizio sulla Spagna è stato tagliato a ‘A’ da ‘AA-’ con prospettive negative. La Slovenia è stata declassata a ‘A’ da ‘AA-’ con outlook negativo e Cipro a ‘BBB-’ da ‘BBB’ con outlook negativo. Il rating dell’Irlanda è stato confermato a ‘BBB+’ ma con prospettive negative.
Il presidente del Consiglio commenta con “distaccata serenità” il downgrade dell’Italia. I giudizi dell’agenzia di rating “rilevano cose che non sono particolarmente nuove – ha spiegato Mario Monti al Tg1-. Per esempio che l’Italia ha una elevatissimo debito pubblico. Lo sapevamo. Rilevano anche che il modo in cui l’eurozona viene governata non è perfetto. Lo sapevamo”. “Dicono anche cose che danno un riscontro positivo a quello che si sta facendo -ha aggiunto Monti-. Ci sono molti apprezzamenti per quanto hanno fatto governo e Parlamento. Lunedì andiamo a Bruxelles a occuparci del miglioramento dell’eurozona. I giudizi positivi -ha concluso – fanno più piacere. Quando sono parzialmente negativi fanno meno piacere. Sarebbe massimo dispiacere se condannassero le politiche che facciamo oggi. Ma questo non sta avvenendo”.
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