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Guzzanti e Riondino si costituiscono parte civile contro il Madoff dei Parioli. L’attrice: Mi sono sentita un’imbecille

”Da questa vicenda non ho avuto solo danni materiali per avere perso una buona parte del denaro investito, ma anche danni morali. E questo per aver avuto momenti di ansia per i risparmi andati in fumo, per l’angoscia conseguente alle perdite avute dai miei familiari che avevano fatto analoghi investimenti senza avere guadagnato nulla. E per essermi sentita un’imbecille”. Lo sfogo e’ di Sabina Guzzanti, parte civile e testimone nel processo per truffa contro Gianfranco Lande, il ‘Madoff’ dei Parioli e accusato di aver ideato la colossale truffa di oltre 170 mln di euro raccogliendo i risparmi di imprenditori, professionisti, gente dello spettacolo e vip. Sabina Guzzanti e’ stata ascoltata oggi in Tribunale dai giudici della IX sezione penale e ha parlato della sua disavventura.
Sabina Guzzanti su consiglio della madre a cominciare dal 1999 ha consegnato a Roberto Torregiani presentatosi come procacciatore di investimenti finanziari per conto di Gianfranco Lande ”vero genio della finanza”, 537 mila euro. Alla fine ha perduto solo 150 mila euro piu’ 70 mila euro pagati al fisco per plusvalenze che pero’ non ha mai ricevuto ma che comparivano nei resoconti che riceveva periodicamente da Lande circa l’andamento degli investimenti e poter pagare su questi le tasse.
Questo lungo racconto la Guzzanti che sperava attraverso gli investimenti di crearsi una pensione ha detto d’aver ignorato che la Eim facente capo a Torregiani ma collegata con Lande non era autorizzata ad operare sul mercato altrimenti avrebbe scelto altre strade.
“Dal 1999 al 2007 ho consegnato a Gianfranco Lande e ai suoi soci 450mila euro, messi da parte nell’arco di dieci anni… Il primo contatto per fare investimenti l’ho avuto nel ’99 con Roberto Torregiani investendo nella sua società Eim 150mila euro. Non ho visto più nulla”. Oggi è toccato all’attore David Riondino ricordare ai giudici della nona sezione penale del tribunale che a Gianfranco Lande, artefice della cosiddetta truffa ai vip “e conosciuto come il ‘Madoff’ dei Parioli, ha consegnato tanto denaro confidando in un proficuo investimento, ma perdendo tutto quanto aveva dato. Nel procedimento Riondino, come tanti altri vip, si è costituito parte civile. ”Affidavo a Torreggiani e a Lande i miei risparmi, convinto che quel danaro potesse trasformarsi in una sorta di pensione integrativa. Torreggiani, che ciclicamente mi consegnava una sorta di estratto conto, mi ha sempre assicurato che i soldi avrei potuto riaverli in qualsiasi momento. Parlava di investimenti in titoli aggressivi e in parte a tasso fisso”. Quanto a Lande, Riondino ha detto: ”Mi fu presentato come grande esperto finanziario… Sembrava molto rassicurante… Parlava di astrologia finanziaria, dicendo che c’era un nesso tra la crisi economica e gli astri. Mi parlavano di guadagni fino al 17%”.
Durante la deposizione Riondino ha ricordato che nel 2009 i fondi consegnati a Torregiani erano passati alla Egp amministrata da Lande. “Le cose cominciarono a complicarsi -ha detto l’attore- Decisi di avvalermi dello scudo fiscale e sborsai altri 65 mila euro. Secondo Lande e i suoi soci il mio capitale era lievitato fino a un milione e 300 mila euro. Ma quella somma io non l’ho mai incassata… anzi ho perso tutto con il fallimento della societa’”.