Sanremo, il compenso di Celentano andrà in beneficenza
“Tevez lo abbiamo ingaggiato. Il nostro Tevez è Celentano”. Così il direttore di Rai1, Mauro Mazza, ha confermato l’accordo con Adriano Celentano in apertura della presentazione ufficiale del Festival di Sanremo 2012, in corso al Teatro del Casinò della città dei fiori.
Prima di Mazza ha preso la parola il vicensindaco di Sanremo, Claudia Lolli, che rinnovando la sua fiducia al conduttore Gianni Morandi e al direttore artistico Gianmarco Mazzi ha usato un’altra metafora calcistica: “Squadra che vince non si cambia”. Mazzi ha poi sottolienato che Celentano “sta ancora valutando in quale o in quali serate essere presente”.
Quanto al compenso del Molleggiato che ha suscitato tante polemiche, Mazzi ha chiarito che il suo cachet “andrà in beneficenza fino all’ultimo euro. E non solo. Le tasse sulla beneficenza le pagherà lui di tasca propria. Quindi si dovrebbe vergognare chi ha gridato allo scandalo”.
Soffermandosi sulla questione, Mazzi ha spiegato che Celentano “una settimana fa ha cominciato a contattare quelli che considera i ‘magnifici 7′, ovvero sindaci con estrazioni culturali diverse e poco legati ai partiti, perché gli segnalino famiglie che vivino in condizioni di assoluta povertà. I sindaci scelti da Adriano sono: Flavio Tosi sindaco di Verona, Giuliano Pisapia sindaco di Milano, Matteo Renzi di Firenze, Gianni Alemanno di Roma, Luigi De Magristis di Napoli, Michele Emiliano di Bari e Massimo Zedda di Cagliari. E saranno loro a consegnare alle famiglie individuate i fondi, alla presenza di Claudia Mori o di una persona di fiducia di Celentano, che potremo essere anche io o Gianni Morandi”.
Mazzi ha, inoltre, detto che nel caso il compenso di Celentano fosse di 350 euro (se si esibirà una sola sera) “darà 100 mila euro ad un ospedale di Emergency fuori dall’Italia e 250 mila a 13 famiglie italiane. Se fosse di 700 (esibizione di due sere, ndr), 200 mila euro andranno a 2 ospedali di Emergency e 500 mila a 25 famiglie. Se sarà di 750 mila (se l’esibizione riguarderà più di due serate, ndr), i 50 mila in più andranno alle famiglie per un totale di 27″.
“Quando arriverà a Sanremo Celentano consegnerà al notaio del Festival un documento con i nomi delle famiglie”, ha proseguito Mazzi. Che ha poi specificato: “la beneficienza è gravata da imposte importanti, ma di queste si farà interamente carico Celentano, il quale sosterrà anche tutte le altre spese che lo riguardano”.
Gianni Morandi, a sua volta, mettendo in evidenza la generosità di Celentano ha sottolineato: “Credo che alla fine per venire a Sanremo, Adriano spenderà di tasca propria circa 250 mila euro”. Prendendosela con i politici che ieri sono intervenuti sulla questione del compenso, ha fatto osservare: “Loro parlano? Forse solo per apparire sui giornali. Nessun artista italiano – ha aggiunto – può costare più di Celentano. E’ unico non solo in Italia, ma nel mondo”.
Morandi ha definito, quindi, la presenza di Celentano a Sanremo “un sogno che abbiamo da sempre” perché “Celentano è Sanremo”, perché “già nel 1961 riuscì a stupire cantando ’24 mila baci’ e voltando le spalle al pubblico. Ma Celentano è anche la musica – ha aggiunto il conduttore – il cinema, la storia: insomma è l’Italia. Io lo conosco da 49 anni e mi sorprende sempre per come riesce sempre a essere rivoluzionario. Sarà una rivoluzione anche quest’anno a Sanremo, tanto che non sara più il festival di Morandi, ma il festival di Celentano, all’insegna di Celentano”.
Il conduttore, infine, definendosi “felicissimo” di questa seconda occasione (quest’anno “sono più tranquillo perché conosco qualcosa di più”) ha poi tagliato corto su tutte le chiacchiere relative a ospiti, superospiti e quant’altro. Perché ad essere la sola protagonista “sarà la musica”.
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