Il Viminale scioglie il comune di Salemi per mafia. Il sindaco Sgarbi si dimette al volo
Vittorio Sgarbi si dimette da sindaco di Salemi, piccolo comune del trapanese, per il quale gli ispettori del Viminale hanno proposto lo scioglimento per infiltrazioni mafiose. A confermarlo all’ADNKRONOS e’ lo stesso Sgarbi che non nasconde la sua rabbia: “mi sono appena dimesso -spiega mentre e’ in viaggio per Roma- e la mia decisione e’ irrevocabile. Non mi sono mai accorto in tutti questi anni di infiltrazioni mafiose nel Comune di Salemi e non sono verificate in alcun atto. Non sono mai stato condizionato nella mia attivita’. Ho sbagliato a candidarmi a sindaco e adesso me ne vado sollevato”.
La proposta degli ispettori del ministero dell’Interno e’ contenuta nella relazione degli ispettori nominati dall’ex ministro Roberto Maroni dopo un’operazione su mafia e appalti che culmino’ con il sequestro di beni per 35 mln di euro. In primo piano il ruolo politico che avrebbe svolto l’ex deputato regionale Dc Giuseppe Giammarinaro. Proprio questa mattina, Sgarbi, appreso della proposta di scioglimento del Comune, aveva annunciato la nomina a vicesindaco di Giammarinaro. “Non e’ un indagato per mafia. E’ il rappresentante della maggioranza in consiglio comunale”.
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