Responsabilità dei giudici, Monti dice sì: In accordo con le norme Ue
“E’ ferma intenzione del governo attivare un dialogo con le forze parlamentari per raggiungere il massimo dell’intesa su una modifica che assicuri una corretta interpretazione della giurisprudenza europea e, al contempo, consenta ai magistrati di lavorare con serenità di giudizio nell’esercizio delle loro funzioni”. Così il presidente del Consiglio Mario Monti si è espresso al termine dell’incontro a palazzo Chigi tra lo stesso premier, il ministro della Giustizia Paola Severino, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà e una delegazione dell’Anm, guidata dal presidente Luca Palamara.
A sollecitare l’incontro, si legge in una nota di palazzo Chigi, era stata la stessa Anm dopo l’approvazione alla Camera dell’emendamento alla legge comunitaria che modifica le norme sulla responsabilità civile dei magistrati. Monti ha confermato l’impegno del governo “a studiare soluzioni che permettano di adeguare le norme italiane ai principi europei, anche attraverso un esame comparativo delle legislazioni nei vari paesi dell’Ue”.
”Una cosa deve essere chiara: sulla chiamata della responsabilità diretta del giudice non trattiamo – ha affermato Palamara – Altra cosa è la responsabilità dello Stato e qui siamo in linea con le altre democrazie occidentali. Intanto aspettiamo gli sviluppi della norma in Senato”.
Il ministro della Giustizia, Paola Severino, ha assicurato che tra l’Associazione nazionale magistrati e il governo “c’è un’atmosfera di assoluta serenità e colloquialità”. “Abbiamo ribadito che il governo – ha spiegato il Guardasigilli lasciando Montecitorio – si impegna a prendere in considerazione la possibilità di modificare” la cosiddetta norma-Pini “e in tal senso dialogherà con il Parlamento che dovrà prendere la propria decisione”.
Ma per il deputato leghista autore della norma sulla responsabilità civile diretta dei giudici le parole del premier seguite all’incontro con l’Anm ”sono gravissime”. A giudizio di Gianluca Pini, le parole di Monti ”sottintendono una disaffezione, da parte di questo governo, rispetto ai principi democratici della separazione dei poteri – afferma all’Adnkronos – E mostrano la subordinazione con cui i poteri forti in questo paese si muovono rispetto all’ordinamento giudiziario, calpestando così i diritti civili fondamentali dei cittadini”.
“Mi sarei aspettato da parte dell’Anm – aggiunge il deputato del Carroccio – una richiesta di confronto con il Parlamento che, per quanto cerchino di delegittimare, è comunque sovrano e rappresenta i cittadini. Invece noto che continua un livello di scontro inaccettabile e pericoloso”, conclude Pini.
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