Lavoro, il governo incontra le parti sociali ma la Fornero frena: Lasciamo per ultimo l’articolo 18
E’ iniziato l’incontro tra governo e parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro; un terzo round con cui cominciare a mettere in fila i ragionamenti sui capitoli già individuati negli altri appuntamenti. Si comincia dall’apprendistato e dall’ordinamento dei contratti, mentre l’articolo 18 sarà lasciato per ultimo dal momento che “le parti sociali non hanno trovato un punto di convergenza”, ha detto il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, che avrebbe apprezzato il fatto che si parli “con una unica voce”: “è una innovazione di non poco conto”, avrebbe ancora detto secondo fonti presenti all’incontro.
Proprio per quanto riguarda l’apprendistato, Fornero ha detto che “deve diventare la forma tipica di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro” e ci sarà tolleranza zero da parte del governo “su l’uso improprio” di questa forma contrattuale. Per il governo, infatti, l’apprendistato è “un veicolo di entrata per i giovani e per fare formazione seria”, non solo uno “strumento di flessibilità”. Questa è “la scommessa che se la vinciamo sarà importante per il mondo del lavoro”, ha ribadito.
Il confronto è poi passato ad esaminare tecnicamente i contratti a termine, l’associazione in partecipazione, i contratti a chiamata e part time. L’intento dell’esecutivo, ha poi aggiunto Fornero, “non è punire il lavoro produttivo o penalizzare le imprese”, al contrario sarà quello di “valorizzare i contratti riportandoli alla loro funzione originaria”.
Sindacati e imprese arrivano al confronto dopo una settimana di lavoro intenso al tavolo tecnico permanente con la volontà di avviare un negoziato anche se su alcuni temi, come gli ammortizzatori, una posizione condivisa ancora non c’è. Nella sala verde, oltre al ministro del lavoro, Elsa Fornero, il viceministro Michel Martone, il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, e il viceministro per l’Economia, Vittorio Grilli siedono i leader sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti mentre per le imprese sono presenti i presidenti di Confindustria, Emma Marcegaglia assieme al direttore generale Giampaolo Galli, Abi , Ania, Alleanza per le cooperative e Rete imprese Italia.
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