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Tedesco, il Senato dice no all’arresto del senatore ex Pd. Decisivi i voti del Pdl e della Lega

Pdl e Lega chiudono la partita sul senatore ex Pd Alberto Tedesco. Nella Giunta delle immunità hanno votato (con 12 voti contro 7) per l’improcedibilità della nuova richiesta di arresto trasmessa dal Gip di Bari sulla base del capo di accusa di associazione a delinquere. E, a sorpresa, è passata anche la linea di non investire della questione l’aula di palazzo Madama (con dieci voti contro nove), malgrado, in questo caso, la Lega abbia votato come Pd e Idv.
Luigi Li Gotti (Idv), che ha riferito dell’esito della riunione, si dice, eufemisticamente, “alterato” per questa “strage di diritto, che calpesta anche il Regolamento del Senato”. In quanto, rincara Felice Casson (Pd), “è stata confiscata l’aula del Senato”. A quanto si è appreso, il presidente della giunta, Marco Follini (Pd), scriverà una lettera al presidente del Senato perché convochi la Giunta del Regolamento, alla luce dell’interpretazione che la vecchia maggioranza ha dato dell’art.135-bis del Regolamento stesso.
L’articolo in questione prevede che la Giunta delle immunità “qualora ritenga che al Senato non spetti deliberare sulla richiesta di autorizzazione a procedere propone che gli atti siano restituiti all’autorità giudiziaria”. Secondo Li Gotti e Casson la Giunta delle immunità a maggioranza, sulla base di un precedente, ha interpretato la parola ‘propone’ come ‘dispone’, configurando così quella “confisca delle prerogative dell’Aula” lamentata dal vice capogruppo dei senatori Pd.

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