Concordia, cocaina sui capelli di Schettino ma il comandante non aveva assunto droghe
E’ giallo sulla perizia relativa ai campioni di urine e capelli prelevati al comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino. Il Codacons fa sapere in una nota che “i risultati delle analisi sui capelli del comandante, condivisi il 16 febbraio scorso dal prof. Marcello Chiarotti con i consulenti nominati dal Codacons, hanno evidenziato infatti la presenza di cocaina sui capelli e nell’involucro che li conteneva, ma totale assenza di metaboliti della cocaina nei capelli dello stesso Schettino”.
“Non solo – prosegue il Codacons – Le analisi accertano anche l’assenza di sostanze di abuso nelle urine, compresa l’assenza di benzodiazepine, che al contrario sarebbe dovuta essere presente nelle urine, dal momento che il comandante della Concordia aveva dichiarato di aver assunto ansiolitici. Il consulente di parte nominato dal Codacons, prof. Settimio Grimaldi, che con l’avv. Giuliano Leuzzi ha assistito alla perizia, ritiene tuttavia inattendibili i risultati della perizia, a causa del cattivo stato di conservazione dei reperti (urine e capelli) e ha chiesto dunque nuove e approfondite indagini per capire da dove provenga la cocaina rinvenuta sui capelli di Schettino”.
Contro il Codacons i legali del comandate della Costa Concordia che ribadiscono come “i risultati dei test svolti hanno dato esito negativo, sia quelli tossicologici che quelli alcolemici”. “Non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione – viene spiegato -. Codacons dovrà giustificare queste dichiarazioni, non sappiamo dove le hanno prese”.
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