Grecia, ultimo giorno per l’accordo. Oggi la decisione dell’Eurogruppo sugli aiuti
Riunione decisiva oggi dell’Eurogruppo per la sopravvivenza finanziaria della Grecia. A conferma dell’importanza della riunione, è arrivato ieri a Bruxelles il premier greco Lucas Papademos per una serie di “contatti” in vista dell’incontro dei responsabili delle Finanze dell’eurozona, al quale, hanno riferito fonti di Atene, potrebbe partecipare insieme al ministro Evangelos Venizelos.
Mentre gli esperti continuano a lavorare agli ultimi dettagli tecnici per sbloccare il piano di aiuti da 130 miliardi di euro, tra Bruxelles e le capitali europee si registra un moderato ottimismo. “Sono fiduciosa che approveremo il pacchetto, ma con delle condizioni”, ha detto il ministro delle Finanze austriaco Maria Fekter, che, in un’intervista televisiva, rispondendo alla domanda se ritenga che la Grecia restera’ nell’eurozona, ha assicurato: “Al momento sembra che andra’ esattamente cosi’. Non penso che ci sia una maggioranza che voglia una cosa diversa, perche’ sarebbe estremamente difficile e costerebbe molto, molto denaro”.
A Bruxelles per l’Italia, nella veste di ministro dell’Economia, domani ci sara’ il premier Mario Monti, che due giorni fa, in occasione di una teleconferenza con Papademos e la cancelliera tedesca Angela Merkel, si era detto ugualmente “fiducioso”. “C’e’ ottimismo nella misura in cui e’ stato fatto tutto quello che ci e’ stato chiesto e la troika l’ha approvato”, aveva sottolineato il portavoce del governo di Atene, Pantelis Kapsis, dopo che sabato l’esecutivo aveva approvato i tagli da 325 milioni di euro che ancora mancavano per completare il bilancio da 3,2 miliardi di euro per il 2012 e dopo l’annuncio dell’avvio, l’8 marzo, dello swap sul debito con i creditori privati da concludersi entro l’11, nove giorni prima, dunque, della scadenza di titoli per 14,5 miliardi che Atene deve rifinanziare.
Intanto ancora ieri ci sono state nuove manifestazioni contro le misure di austerity imposte da Ue ed Fmi, un sondaggio condotto dal quotidiano ‘Ethnos’ rivela che il 75,9% dei greci resta favorevole alla “prospettiva europea” del proprio Paese, contro appena un 19,6% che invoca l’uscita dall’euro
Intanto, i tecnici dell’euro working group stanno lavorando alle due questioni rimaste ancora aperte: l’ammontare del pacchetto di aiuti e il fondo bloccato voluto da Francia e Germania sul quale la Grecia dovrebbe versare gli interessi sui nuovi prestiti che dovrebbero esserle concessi e su cui sarebbe stata trovata un’intesa. Per quanto riguarda il primo punto, invece, si sta cercando di capire di quanto avrebbe ancora bisogno Atene, oltre ai 130 miliardi quantificati nei mesi scorsi, dopo che l’analisi sulla sostenibilita’ del debito condotta dalla troika ha mostrato che questa cifra non sarebbe piu’ sufficiente per arrivare al target fissato per il 2020 di un debito del 120% sul Pil (allo stato attuale, la riduzione si fermerebbe dall’attuale 160% al 129%). Secondo i tecnici di Bruxelles, sarebbero necessari ancora tra i 6 ed i 15 miliardi, ma le modalita’ su come reperirli restano oggetto di discussione.
Social