Lavoro, l’accusa di Bonanni: Il governo vuole rompere la trattativa
“Da quello che ho capito, per fare quello che vuole, il governo vuole rompere la trattativa” sulla riforma del lavoro. Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, a margine di un incontro del sindacato a Firenze. “Noi non lo permetteremo – ha aggiunto Bonanni – Saremo inchiodati al tavolo per trovare soluzioni responsabili. Lo saremo noi, ma lo chiediamo anche al governo di essere responsabile. “Noi non molleremo il tavolo – ha ribadito – e sbaglia chi pensa di farlo, perché inchioderemo il governo alle sue responsabilità”.
Poi ai giornalisti che gli chiedevano se il sindacato sia disposto a usare l’arma dello sciopero generale in caso di inconciliabilità di posizioni con il governo, Bonanni ha risposto: ”Non penso che sia utile mettere il carro davanti ai buoi, per adesso”. ”Il governo deve prendere le sue responsabilità – ha proseguito Bonanni – e non può ritenere che lo scenario che dobbiamo costruire è che loro tirino dritto per fare quello che vogliono, e noi facciamo lo sciopero generale”. Per il leader sindacale ”bisogna mantenere in piedi il sistema di protezione fatto dagli ammortizzatori perché qui funzionano meglio che in altre parti d’Europa”.
A intervenire è anche Maurizio Landini, segretario generale della Fiom Cgil. ”Le continue dichiarazioni del presidente del Consiglio non credo che siano una buona logica per garantire la coesione sociale – afferma – Il problema non è l’art. 18 ma creare lavoro”. Dal punto di vista sindacale, ha ricordato il segretario della Fiom, ”quando si va ai tavoli si va per tentare di fare un accordo. Per noi c’è bisogno di accordi perché c’è troppa precarietà e va ridotta. Bisogna estendere gli ammortizzatori sociali”.
”Il tema del lavoro è importantissimo – ha rimarcato dal canto suo il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, in un videomessaggio al convegno nazionale di Federmeccanica a Firenze – Il tavolo è aperto e il governo è molto impegnato. Contiamo di far fare al nostro Paese una serie di passi molto importanti”.
Il governo ha convocato per giovedì prossimo, 23 febbraio, imprese e sindacati al ministero del Lavoro. Sul tavolo del confronto, che si terrà alle 18, la riforma del mercato del lavoro e in particolare il prosieguo della discussione sugli ammortizzatori sociali e le politiche attive.
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