Fatti e disfatti/22

Oggi Segnalo Questo dall’America

POLITICA

Gli ispettori Onu lasciano l’Iran con un nulla di fatto: non sono riusciti ad accertare che il programma nucleare iraniano sia ancora indirizzato a scopi pacifici. Intanto nel panorama già estremamente teso, si inserisce l’attacco del primo ministro israeliano contro il generale americano Martin Depmsey, capo degli Stati Maggiori, che aveva scoraggiato un ipotetico attacco contro l’Iran. Domani arriva in Israele il capo dell’Intelligence nazionale Usa, James Clapper. Obama parlerà il 4 marzo al consegno dell’Aipac, la più potente lobby filo-israeliana negli Usa e il giorno dopo incontrerà Netanyahu alla Casa Bianca.

Se a vincere le elezioni fossero i candidati che hanno più seguaci su Twitter, il vincitore sarebbe Newt Gingrich, che ne ha ben 1,4 milioni. Mitt Romney ne ha solo 338 mila, e e Rick Santorum 127 mila. Ma i numeri non dicono tutto: quelli di Gingrich sono concentrati geograficamente nel sud.

Stasera dibattito repubblicano: Romney più sereno perché ha realizzato una rimonta sia in Arizona che in Michigan, e ora conduce su Santorum. Ma per poter dormire davvero tranquillo, bisogna che la vittoria del Michigan, martedì prossimo, sia decisiva. Dopotutto questo è lo Stato di cui suo padre è stato popolarissimo governatore e dove lui è nato e cresciuto. E’ casa sua.

Che sapesse cantare lo sapevamo, ma ieri sera Barack Obama ha dato prova di saper cantare anche un convincente rythm and blues: alla conclusione della tradizionale festa in onore del “Mese della cultura afro-americana”, dopo un trascinante concerto, Mick Jagger e B.B, King lo hanno invitato ad accompagnarli nell’inno “Sweet Home Chicago”, e lui ha accettato, con estremo divertimento del pubblico.

Si aggrava la situazione in Afghanistan dopo il rogo dei corani e le prime sommosse. Lo staff dell’ambasciata Usa barricato all’interno. Nelle sommosse ci sono già stati 4 morti e 20 feriti.

SOCIETA’

Da lunedì si apre alle Nazioni Unite il 56 convegno sulla condizione della donna. Ci sarà un primo simposio dedicato alla lotta contro le mutilazioni genitali, sulla quale l’Italia è all’avanguardia (presente Emma Bonino). Si proseguirà con due settimane di lavori, a latere dei quali si terrà l’appuntamento tradizionale delle “leader del mondo”, ideato dalla rivista Newsweek Ci saranno presidenti, prime ministre, premi nobel, attrici, scrittrici, ecc. Fra le altre: la presidente del fondo Monetario Christine Lagarde, la leader del’opposisione israeliana Tzipi Livni, il presidente del Kosovo Atifete Jahjaga, e attrici come Angelina Jolie e Meryl Streep.

Muore in Siria Marie Colvin una nota giornalista Usa che lavorava per il settimanale Sunday Times, e con lei un fotografo francese, Remi Ochlik. Marie aveva appena parlato alla Cnn e aveva detto: “Riesco a identificare dove si appostano i cecchini, ma non posso prevedere chi prenderanno di mira”.