Borse europee, le stime di crescita negative spaventano i mercati: piazze al ribasso
Contrastate le piazze finanziarie europee al giro di boa, dopo che la Commissione europea ha rivisto al ribasso le stime di crescita per il 2012, per tutta l’eurozona e in particolare per l’Italia dove le previsioni indicano un crollo del Pil dell’1,3%. Nella seconda metà dell’anno, secondo l’esecutivo europeo, in Italia “l’attività economica dovrebbe stabilizzarsi a condizione che non ci siano ulteriori peggioramenti delle condizioni dei mercati finanziari e che lo spread resti stabile a circa 370 punti base per i bond a dieci anni”.
Intanto, il differenziale fra Bund tedeschi e Btp, che ha aperto oggi a 360,17 punti, si colloca a 364. Nemmeno l’indice Ifo tedesco che migliora per il quarto mese consecutivo e raggiunge i 109,6 punti rispetto ai 108,3 di gennaio riesce a spingere le Borse. Madrid cede l’1,32%, Francoforte lascia sul terreno lo 0,35%, Parigi segna -0,03%, Bruxelles -0,11%.
Amsterdam si posiziona sulla parità, così come Zurigo, mentre Londra guadagna un frazionale 0,22%. A Piazza Affari, trascinata al ribasso dai titoli del settore bancario, il Ftse Mib cede l’1,19% a 16.360 punti, mentre l’All Share lascia sul terreno l’1,10% a 17.391 punti.
A guidare i ribassi tra le blue chips Unicredit, in calo del 4,73% a 3,87 euro. Seguono Bpm (-3,46%); Bper (-3,47%); Mediobanca (-3,25%); Ubi Banca (-2,81%); Intesa Sanpaolo (-2,3%). In ribasso anche Mps che cede il 3,31%, mentre si rincorrono rumor sulla possibile candidatura alla guida dell’istituto senese dell’ex ad di Unicredit Alessandro Profumo e si attende l’ingresso di nuovi soci nel capitale.
Grande attenzione per i titoli della galassia Ligresti, dopo il colpo di scena di ieri, quando i fondi Sator e Palladio hanno presentato un’offerta alternativa a quella lanciata da Unipol che prevede un aumento di capitale fino a 450 milioni di euro di Premafin. L’iniezione di liquidi consentirebbe a questo punto a Premafin di partecipare all’aumento di capitale di Fonsai, di cui possiede il 35%, e ristrutturare il suo debito.
Il titolo di Fondiaria Sai cede il 5,32% a 1,6 euro, mentre Milano Assicurazioni perde il 5,03%. Balzo in avanti di Premafin, sospesa per il fortissimo rialzo, che guadagna il 33,15% teorico. Unipol, invece, lascia sul terreno il 4% a 0,27 euro.
Terna cede lo 0,72% a 2,77 euro. La società ha chiuso il 2011 con ricavi consolidati superiori a 1,63 miliardi di euro, in aumento di oltre il 2,6% rispetto al 2010. L’Ebitda risulta superiore a 1,22 mld di euro, con un incremento di circa il 4% rispetto al dato del 2010. L’Ebitda margin si porta a circa il 75%, con una crescita di un punto percentuale rispetto al 2010.
Tra i titoli del settore energia Enel si porta sulla parità, mentre Enel Gp cede l’1,39% a 1,49 euro. Tenaris avanza dell’1,98%, mentre Eni cede lo 0,23% e Snam Rg lo 0,06%. Quest’ultima, insieme a Fluxys G, ha raggiunto un accordo per rilevare le partecipazioni detenute da Eni in Interconnector, nel terminal Interconnector di Zeebrugge e nell’operatore Huberator. L’ammontare complessivo della transazione è di 150 milioni di euro.
Vendite anche su Mediaset che cede il 4,27%, dopo che la controllata spagnola, Mediaset Espana, gruppo partecipato dal Biscione al 40%, ha tagliato in maniera decisa il dividendo e anche sulle prospettive non certo rosee del mercato pubblicitario nel 2012 dopo un anno molto difficile.
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