Arrestato Nicoletti, l’ex cassiere della banda della Magliana. “Mi volete far morire in carcere”
A Roma i carabinieri hanno notificato un ordine di carcerazione per pene residue legate a usura, estorsione e rapina a Enrico Nicoletti, ritenuto l’ex cassiere della banda della Magliana. Dovrà scontare 6 anni e 6 mesi di reclusione. Nel momento in cui i carabinieri gli hanno notificato l’ordine di carcerazione, Nicoletti ha accusato un malore e avrebbe detto ai militari: “Volete farmi morire in carcere”. E’ stato dunque portato al Policlinico di Tor Vergata, prima di essere portato in carcere a Rebibbia. Con lui, al momento dell’arresto c’erano anche i figli e i parenti.
Nicoletti è stato più volte arrestato e colpito da provvedimenti di confisca. Nel 2001 l’agenzia del demanio trasferì al Comune di Roma una prestigiosa villa del valore di oltre 21 miliardi confiscata proprio all’ex cassiere della banda: un complesso recuperato e diventato qualche anno dopo sede dell’odierna casa del jazz. E negli ultimi anni Nicoletti è tornato spesso alla ribalta delle cronache nell’ambito di inchieste su giri d’affari legati a usura ed estorsione nella Capitale.
Già il 6 luglio dello scorso anno Nicoletti era stato arrestato per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di millantato credito, truffa, usura, falso, riciclaggio e ricettazione. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori Nicoletti era a capo dell’organizzazione criminale, che, attraverso il millantato credito, truffava persone interessate all’acquisto di beni immobili oggetto di aste giudiziarie. Proprio a lui, secondo le indagini, erano destinati i proventi dell’attività illecita, poi reinvestiti in attività commerciali e beni immobili.
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