Fisco, entrate in aumento nel 2011 nonostante la crisi economica

Nel 2011 le entrate tributarie erariali hanno fatto registrare una crescita dell’1,2%. Il gettito totale è stato pari a 411,79 miliardi di euro (+4,823 mld di euro rispetto all’anno precedente). Lo rende noto il ministero dell’Economia e delle Finanze in un comunicato.
”L’andamento delle entrate nella seconda parte del 2011 è stato sensibilmente influenzato dal peggioramento del quadro congiunturale dell’economia italiana”, dichiara il ministero.
Tuttavia, si sottolinea, ”il risultato positivo rispetto al 2010 (+ 1,2%), sostanzialmente in linea con le ultime previsioni, conferma l’efficacia delle misure correttive contenute nelle manovre di finanza pubblica varate a partire dalla scorsa estate”.
Il contributo più importante al risultato positivo delle entrate erariali viene dalle imposte indirette che hanno chiuso il 2011 con +4.413 milioni di euro rispetto al 2010 (+2,3%); le imposte dirette si sono, invece, attestate sostanzialmente allo stesso livello del 2010 (+410 milioni di euro, pari a + 0,2%).
Il gettito Ire ha presentato nel 2011 un calo limitato allo 0,3% (-480 mln di euro). Il gettito delle ritenute dei lavoratori dipendenti pubblici e privati (+0,8%) e dei lavoratori autonomi (+0,4%) ha sostenuto il tasso di crescita dell’Ire compensando in parte la variazione negativa dell’imposta versata in autoliquidazione (-8,2%) su cui ha inciso, in particolare, la diminuzione di 17 punti percentuali dell’acconto Irpef 2011.
Il gettito Ires, pur presentando nel 2011 una variazione negativa del 2,9% (-1.063 mln di euro), mostra una sostanziale tenuta al netto dell’effetto del venir meno delle imposte sostitutive introdotte con la Legge Finanziaria del 2008. Il gettito Iva aumenta complessivamente dell’1,7% (+1.953 mln di euro) per effetto del buon andamento dell’imposta sulle importazioni (+17,7%) che ha compensato ampiamente la lieve flessione dell’Iva sugli scambi interni (-0,6%).
Le entrate relative ai giochi hanno fatto registrare una crescita complessiva del 10,1% (+1.209 mln di euro) sostenuta, in particolare, dai proventi del lotto (+30,2% pari a +1.578 mln di euro) e dalle entrate degli apparecchi e congegni di gioco (+6,6% pari a +236 mln di euro).
Il gettito dell’imposta di consumo sul gas metano ha segnato nel 2011 un incremento dell’11% (pari a +470 mln di euro) ascrivibile sostanzialmente all’incremento dei consumi registrato nel 2010. In crescita anche il gettito dell’imposta sugli oli minerali (+2,3% pari a +471 milioni di euro) che riflette l’aumento dell’aliquota deliberato per aumentare le dotazioni del fondo per fronteggiare le emergenze umanitarie e gli eventi alluvionali in Liguria e Toscana, nonché i rialzi delle aliquote di accisa disposti dal decreto ‘Salva Italia’.
Il gettito delle imposte sulle transazioni, pur chiudendo con una variazione negativa del 3,3%, risulta in linea con quello dell’anno precedente, al netto di un’entrata eccezionale registrata nel mese di febbraio 2010. Infine, il 2011 chiude con un risultato molto positivo degli incassi da ruoli relativi ad attività di accertamento e controllo che hanno generato incassi per 7.361 mln di euro, facendo registrare un incremento del 22,7% rispetto al 2010 (pari a +1.361 mln di euro).
Le entrate tributarie erariali registrate nel mese di gennaio ammontano a 32,68 miliardi di euro, in crescita del 4,5% (+1,405 mld di euro) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, riferisce il ministero precisando che ”il primo mese dell’anno non è particolarmente significativo per l’andamento delle entrate tributarie, sia in termini di ammontare sia in termini tendenziali, considerata l’assenza di particolari scadenze o di versamenti di importo rilevante”.
Infine, dalla regolarizzazione dei cosiddetti ‘immobili fantasma’ arriva un maggiore gettito stimato complessivo, erariale e locale di 472 milioni di euro, rendono noto il ministero dell’Economia e l’Agenzia del Territorio che oggi hanno presentato il consuntivo, al 31 dicembre 2011, dell’attività di regolarizzazione dei fabbricati mai dichiarati al Catasto o che hanno subito variazioni non dichiarate dalla parte.