Russia il giorno dopo, rilasciati gli attivisti arrestati. Berlusconi: Putin è l’uomo giusto
La polizia di Mosca ha rilasciato oggi Aleksei Navalny, Ilya Yashin e Sergei Udalov insieme a centinaia di attivisti fermati durante la manifestazione di ieri a Mosca contro l’elezione alla presidenza di Vladimir Putin. In tutto erano state 250 le persone fermate al termine del rally a piazza Puskin quando un migliaio dei 25mila dimostranti che avevano partecipato alla manifestazione non autorizzata si sono rifiutati di sgombrare la piazza come richiesto dalla polizia.
L’oligarca Mikhail Prokhorov, che è arrivato terzo alle presidenziali, ha condannato “l’uso della forza contro una dimostrazione pacifica”. Anche la polizia di San Pietroburgo ha rilasciato i 300 dimostranti fermati durante un’analoga manifestazione anti-governativa. In tutto sono state 620 le persone fermate ieri durante le proteste, secondo quanto riporta Interfax.
Dall’Italia alla Russia, l’ex premier Silvio Berlusconi ha sottolineato che Putin è “l’uomo giusto” per guidare la Russia, “ha dato molte prove di concretezza, di equilibrio e di maturità politica” ed è “assolutamente consapevole del grande ruolo che il suo Paese è chiamato a svolgere sul piano internazionale e delle sue responsabilità per la sicurezza globale”.
Per me, l’Occidente -dice poi il Cavaliere- è uno solo e comprende la Russia. Il mio amore per la Russia nasce dalle letture giovanili dei vostri grandi romanzieri. Il mio rapporto con la Russia è costellato da molti episodi e dai ricordi dei luoghi in cui ho vissuto momenti bellissimi: le sale del Cremlino, Sochi e le rive fiorite del Mar Nero, San Pietroburgo in festa per i suoi trecento anni…”. “E poi, i miei rapporti e la mia amicizia con Gorbaciov, con Eltsin, con Putin, con Medvedev. Certo -riconosce l’ex premier- nei confronti di Vladimir nutro un sentimento di amicizia speciale. Lui è un uomo straordinario, semplice e umile, una persona di grande umanità, di grande sensibilità e di forti sentimenti primo tra tutti quello dell’amicizia. Per il suo Paese ha svolto e svolgerà ancora un ruolo determinante”.
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