Pirellone, Lega indagata per corruzione. Tangente da un milione di euro a Boni
Il presidente del Consiglio regionale lombardo Davide Boni, è indagato per corruzione dalla procura di Milano. I fatti che lo riguardano nascono dall’inchiesta su tangenti a Cassano, comune del milanese. I fatti fanno riferimento a periodi in cui il leghista rivestiva l’incarico di assessore all’Urbanistica e Territorio della Regione Lombardia.
Oltre a Boni, risulta indagato anche il suo portavoce, Dario Ghezzi. A puntare il dito contro Boni è stato, in particolare, l’architetto Michele Ugliola, indagato per le tangenti di Cassano d’Adda. Ma a parlare del politico della Lega ci sarebbe anche una seconda persona, probabilmente interna allo stesso partito. A coordinare le indagini sono il procuratore aggiunto Alfredo Robledo e il pm Paolo Filippini.
Secondo quanto trapela risulta indagato anche l’immobiliarista Luigi Zunino. Anche per lui, stando a quanto si apprende negli ambienti giudiziari, l’ipotesi d’accusa è concorso in corruzione.
I militari della guardia di finanza di Milano, su mandato del procuratore aggiunto, hanno stamatina eseguito una perquisizione negli uffici del Pirellone.
Boni e Ghezzi, secondo gli inquirenti “utilizzavano proprio gli uffici pubblici della Regione come luogo di incontro per concludere accordi nonché per la consegna dei soldi”. Secondo quanto trapela c’è il sospetto che parte dei soldi contestati come mazzette siano finiti alla Lega Nord. In particolare gli inquirenti parlano di un “sistema partito” della Lega e di circa un milione di euro, tra somme effettivamente date e quelle promesse, che sarebbe finito nelle tasche del Carroccio.
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