Lavoro, cassa integrazione e sussidi vicini all’accordo. Due miliardi sul tavolo

Lavoro, cassa integrazione e sussidi vicini all’accordo. Due miliardi sul tavolo

Si torna a trattare sulla riforma del mercato del lavoro. Oggi un nuovo incontro tra il governo e le parti sociali è previsto alle 16 al ministero del Welfare.
Un incontro che forse non sarà decisivo ma servirà a definire alcuni punti importanti visto che secondo le intenzioni del presidente del Consiglio Mario la partita sulla riforma dovrà chiudersi entro questo mese. Tra i punti in discussione nel pomeriggio quello delle risorse. Per i nuovi ammortizzatori sociali il governo avrebbe individuato circa due miliardi dai risparmi che si otterranno dalla riforma delle pensioni o, altra via d’acceso, dal ricorso a fondi Fas.
Resta sul tavolo il nodo dell’articolo 18, ma non sarà affrontato nell’incontro di oggi. La Cgil sul tema non è disponibile ad alcuna apertura.
Il vertice, slittato a oggi dallo scorso 1 marzo era stato rinviato dal governo “per individuare, pur nella comune consapevolezza della delicata situazione finanziaria del Paese, risorse da destinare a sostenere l’auspicata vera e profonda riforma degli ammortizzatori sociali”.
“La volontà di raggiungere un accordo con le parti sociali sulla Riforma del mercato del lavoro – si leggeva nel comunicato del ministro Elsa Fornero dello scorso 29 febbraio – è un elemento condiviso da tutti”. E visto che “il governo ritiene che il tema delle risorse da destinare a tal fine, sia componente essenziale per la definizione del complessivo riordino del mercato del lavoro” era arrivata ”la decisione di prendere qualche giorno di tempo”.
Una scelta che dalle parti sociali era stata letta come una prima vittoria visto che da subito avevano posto il problema della sostenibilità economica della riforma targata Fornero e basata sulla ”copertura universale”.
Dunque oggi al tavolo della trattativa il governo dovrebbe poter tornare con i soldi in tasca, almeno 2 miliardi di euro, giudicati sufficienti dal ministro del Lavoro a far decollare la riforma.