Tessera del tifoso addio, dal Viminale arriva l’ok alla fidelity card
Una nuova fidelity card con meno funzioni di controllo rispetto alla tessera del tifoso e che favorisca un legame più stretto nei rapporti fra i club di calcio e i tifosi. E’ il nuovo “strumento di fidelizzazione” sul quale il Viminale punterà a partire dal prossimo anno.
La nuova fidelity card non manderà in soffitta la tessera del tifoso ma sarà piuttosto “un’evoluzione” della stessa, come spiega Roberto Massucci, vicepresidente operativo dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. “La tessera del tifoso nasce soprattutto come uno strumento di controllo delle tifoserie più violente. In futuro, con la fidelity card, la tessera diventerà un vero e proprio strumento di fidelizzazione grazie al quale i tifosi potranno avere agevolazioni e prelazioni nell’acquisto dei biglietti, oltre ad altri servizi per chi se ne doterà”, dice Massucci.
La fidelity card sarà obbligatoria per seguire la propria squadra in trasferta, esattamente come la tessera del tifoso. Alcune squadre, come la Roma, vi hanno già fatto ricorso in questa stagione. A partire dal prossimo anno, però, il menù delle agevolazioni sarà più ricco e maggiori saranno i compiti affidati alle società. “I club saranno più responsabilizzati e diminuiranno le funzioni di controllo, ma la card sarà sempre necessaria per andare in trasferta e sarà rilasciata solo dopo avere verificato che non esistano motivi ostativi. Ovviamente – specifica Massucci – tali controlli saranno effettuati in tempo reale, senza perciò grandi perdite di tempo al momento del rilascio”.
La tessera del tifoso, ha spiegato il capo della Polizia, prefetto Antonio Manganelli, ”manterrà inalterate le sue caratteristiche fondamentali già evidenziatesi negli ultimi due campionati, a cominciare dalla necessità del suo possesso per le trasferte e gli abbonamenti, sia per questo che per il prossimo campionato di calcio”. ”Il fatto che la tessera del tifoso tenda ad accentuare la sua caratteristica di fidelizzazione del tifoso con la squadra del cuore non è una novità – ha continuato il capo della Polizia – ma la logica evoluzione di uno strumento che ha da sempre anche come propria caratteristica, quella di voler rafforzare il rapporto tra i tifosi ed il club di appartenenza”.
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