Belgio, rimpatriate le salme delle vittime dell’incidente in Svizzera. Il paese si ferma in segno di lutto
Sono rientrate in Belgio le salme delle 28 vittime, di cui 22 ragazzini, del terribile incidente stradale avvenuto martedì sera in Svizzera. I due C-130 dell’Aeronautica belga partiti stamane alle 9 dall’aeroporto di Sion, sono atterrati alle 11 circa all’aeroporto militare di Melsbroek. La partenza dei due aerei è stata preceduta da una breve cerimonia svoltasi sulla pista di atterraggio a cui hanno preso parte il presidente del governo vallesano Jacques Melly, la vice Esther Waeber-Kalbermatten e un picchetto d’onore della polizia cantonale. Il trasporto delle salme dalla camera mortuaria all’aeroporto è invece avvenuto nella notte, al riparo dalle telecamere e dai numerosi giornalisti ancora presenti a Sion.
Intanto, secondo quanto comunica il Centro ospedaliero universitario vodese, due delle tre bambine ricoverate a Losanna in seguito all’incidente sono tuttora in coma artificiale. La terza si è invece svegliata ed è in grado di comunicare con il personale e i familiari, ma la prognosi rimane ancora riservata.
Per oggi in Belgio è stato proclamato il lutto nazionale. Alle 11 l’intero Paese ha osservato un minuti di silenzio: saracinesche dei negozi abbassate, bandiere a mezz’asta, mezzi e uffici pubblici fermi, trasmissioni tv e radio sospese. Per le strade tanta commozione e teste abbassate.
Un silenzio che ha coinvolto oggi non solo il Belgio, ma anche la Svizzera. Alle 11.00 anche il parlamento vallesano ha osservato un minuto di silenzio. Il Gran Consiglio ha poi ribadito il proprio sostegno e quello di tutta la popolazione vallesana alle vittime e ai loro famigliari. Tutti i comuni del canton Vallese oggi hanno messo le bandiere a mezz’asta. Anche la Confederazione ha fatto lo stesso lungo l’ala ovest di Palazzo Federale a Berna.
Alla giornata di lutto nazionale si è associata anche la Commissione europea: su disposizione del presidente, Josè Manuel Durao Barroso, tutti gli edifici dell’esecutivo a Bruxelles esporranno le bandiere a mezz’asta. Si tratta di “una misura eccezionale per solidarietà con il Paese ospite – hanno spiegato fonti comunitarie – perché abitualmente esponiamo le bandiere a mezz’asta solo nel caso di morte di un capo di uno Stato membro”.
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