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Carburanti, calano i prezzi internazionali ma alle pompe costi alle stelle

Nonostante il secondo ribasso di fila dei prezzi internazionali dei prodotti raffinati sulla rete carburanti non si ferma l’ondata di rialzi che ha portato diesel e benzina a prezzi record. Secondo la rilevazione della Staffetta Quotidiana e di quotidianoenergia.it, questa mattina hanno alzato i prezzi consigliati Esso, Shell, IP e Q8.
Per la prima si registra un aumento di 0,5 centesimi sulla benzina, con media nazionale che si attesta a 1,865 euro/litro. Shell, invece, rincara i due prodotti rispettivamente di 0,5 centesimi. Per IP rialzo più consistente: +1,5 centesimi sulla verde a 1,886 euro/litro e +1 centesimo sul diesel a 1,780 euro/litro. Infine, ritocco per Q8 sulla benzina: +0,6 centesimi a 1,880 euro/litro.
Sulla rete questo si traduce in nuove punte massime: 1,980 euro/litro per la benzina, (con picchi di 2 euro in autostrada) e 1,815 per il diesel. In crescita anche i prezzi delle no-logo ma meno rispetto a quelli delle compagnie tradizionali. In particolare, a livello Paese, il prezzo medio praticato della benzina (in modalità servito) va dall’1,857 euro/litro di Eni all’1,865 di TotalErg (no-logo in aumento a 1,793). Per il diesel si passa dall’1,769 euro/litro sempre di Eni all’1,774 di Shell (no-logo su a 1,677). Il Gpl, infine, è tra 0,861 euro/litro di Esso e 0,873 di TotalErg (no-logo a 0,823).
”E’ urgente tagliare le accise di almeno 15 centesimi”,chiede l’Adoc dopo che ”la benzina ha toccato per la prima volta quota 2 euro al litro, arrivando a costare ben il 28,2% in più dello scorso marzo, con un aggravio di spesa di 22 euro a pieno”, come rileva la stessa associazione.