Ustica, stop ai risarcimenti delle vittime. La decisione della Corte d’appello di Palermo fa discutere
Stop ai risarcimenti per i famigliari delle vittime della strage di Ustica (Palermo). Lo ha deciso la Corte d’Appello di Palermo sospendendo l’esecutività della sentenza di primo grado.
Quella sentenza emessa nel 2011 condannava i ministeri della Difesa e Trasporti a versare alle parti civili risarcimenti per un totale di 110 milioni. Nella strage di Ustica del 29 giugno 1980, un Dc 9 partito da Bologna e diretto a Palermo precipitò in mare, provocando la morte di 81 persone.
”E’ una sentenza non bella. Denota la difficoltà, da parte del governo e quindi dell’Avvocatura dello Stato, di prendere atto della verità su questa tragica vicenda”, commenta Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica. ”Se si prendesse atto del fatto un areo civile è stato abbattuto all’interno di un episodio di guerra aerea -sottolinea l’ex senatrice del Pd- inevitabilmente si prenderebbe atto anche delle responsabilità in capo ai ministeri, e quindi di uomini dell’apparato dello Stato nell’aver impedito per 32 anni l’accertamento della verità”.
”Tanta sollecitudine da parte del governo e dell’Avvocatura nel bloccare l’esecutività della sentenza -fa notare Bonfietti- non l’ho vista applicata dall’esecutivo nel richiedere le risposte alle rogatorie che i magistrati, ormai da tre anni, attendono dai paesi amici ed alleati. Noi -conclude- vogliamo conoscere gli autori dell’abbattimento del DC9, visto che dei responsabili esistono”.
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