Carburanti, continua la stangata: verde oltre quota 1,9 in quattro regioni
Si sono immediatamente riverberati sui prezzi alla pompa gli aumenti delle quotazioni internazionali registrati tra venerdì e ieri nel mercato del Mediterraneo. Aumenti che hanno portato di nuovo la benzina vicina al record storico segnato la scorsa settimana: ieri ha chiuso a 670 euro per mille litri (+7), mentre il gasolio si è attestato a 694 euro per mille litri (+2).
Ad aprire le danze questa mattina sulla rete carburanti sono Eni ed Esso, con rialzi che fanno aumentare le medie ponderate nazionali dei prezzi in modalità servito. Questa mattina la benzina si attesta a 1,870 euro/litro (+0,3 centesimi), il gasolio a 1,778 euro/litro (+0,2 centesimi). Fermo il Gpl Eni a 0,874 euro/litro, metano in lievissimo rialzo a 0,953 euro/kg.
Stando alla consueta rilevazione della Staffetta Quotidiana, questa mattina il market leader Eni ha messo mano ai listini aumentando i prezzi della benzina di 0,7 centesimi al litro (media nazionale Eni calcolata dalla Staffetta a 1,871 euro/litro) e quelli del gasolio di 0,5 centesimi (1,779 euro/litro). Per Esso registriamo invece un ritocco al rialzo solo sulla benzina: +0,5 centesimi a 1,870 euro/litro.
Quattro le Regioni in cui il prezzo medio della benzina supera questa mattina quota 1,9 euro/litro: la Liguria (1,909 euro/litro), le Marche (1,946 euro/litro), il Piemonte (1,904 euro/litro), la Toscana (1,908 euro/litro). Registriamo un prezzo medio del gasolio oltre 1,8 euro/litro in Basilicata (1,801 euro/litro) e in provincia autonoma di Bolzano (1,807 euro/litro).
Oggi il Consiglio regionale delle Marche, rileva Staffetta Quotidiana, dovrebbe approvare l’abolizione dal prossimo primo maggio dell’addizionale sulla benzina di 5 centesimi al litro (6,05 Iva inclusa) introdotta per far fronte ai danni provocati dalle alluvioni lo scorso anno. La nuova addizionale sarà di 2 centesimi al litro (2,42 Iva inclusa). Attualmente l’addizionale è di 7,58 centesimi al litro (9,17 Iva inclusa).
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