Ucraina, la figlia della Tymoshenko accusa: La vicenda di mia madre è solo la punta dell’iceberg
Il caso di Yulia Tymoshenko è ”solo la punta dell’iceberg” del declino della democrazia in Ucraina. La figlia dell’ex premier Evghenia Tymoshenko lo testimonia a Roma, in una audizione al Comitato permanente sui diritti umani della Camera.
La condanna a sette anni di carcere di Tymoshenko per abuso di potere a causa del via libera, nel 2009, quando era premier, alla firma del contratto per le forniture di gas russo, è ”un esempio lampante delle violazioni dei diritti umani” in un Paese ”in cui sta scomparendo lo stato di diritto. Negli ultimi due anni (dall’elezione di Viktor Yanukovich presidente, ndr) giornalisti, politici, attivisti hanno subito repressioni dalle forze di sicurezza e dallo stesso governo”, ha testimoniato Evghenia.
I negoziati che la madre aveva avuto allora con il premier russo Vladimir Putin, aggiunge, ”non avevano come scopo solo quello di risolvere la crisi del gas che aveva colpito l’Europa, ma anche di garantire la scomparsa dell’aspetto politico delle trattative sul gas, per questo Putin ha considerato Yulia Tymoshenko sua partner, non come qualcuno da usare per i suoi interessi”.
Se esponenti della forza politica di opposizione del Blocco Tymoshenko, come Yulia Tymoshenko che lo ha fondato, ”non potranno presentarsi alle elezioni legislative del prossimo autunno, ”il voto non potrà essere giudicato equo”, precisa Evghenia sottolineando che ”l’Ucraina è il Paese in cui la democrazia declina più velocemente al mondo”. La condanna della madre e le condizioni in cui oggi sono ”una vergogna per l’Ucraina e per il suo sistema giudiziario”.
Contro Yulia Tymoshenko, che nel carcere di Karkhov in cui è detenuta è controllata 24 ore su 24 da una telecamera, non può telefonare e ricevere visite di altri che non la figlia e l’avvocato, c’è stato ”un processo farsa che dimostra quando pesante sia la dittatura” di Yanukovich. La richiesta della scorsa settimana della Corte europea per i diritti dell’uomo (l’Ucraina è un paese membro del Consiglio d’Europa) per il trasferimento di Yulia Tymoshenko in una struttura in grado di curare i problemi di salute sui soffre ”è stata fino a ora ignorata dalle autorità”, denuncia Evghenya.
”Il regime autoritario minaccia non solo l’Ucraina, ma l’intera regione”, ha quindi concluso Tymoshenko sollecitando i paesi della comunità internazionale a esercitare pressioni su Kiev ”affinché vengano seguite le raccomandazioni dell’Unione europea e del Consiglio d’Europa”.
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