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Siria, sanzioni della Ue contro Assad. Nel mirino della comunità anche la moglie del presidente

I ministri degli Esteri dell’Unione Europea hanno approvato oggi nuove sanzioni contro la Siria. A quanto si apprende da fonti diplomatiche, vengono colpite dal bando dei visti e dal congelamento dei beni la moglie di Bashar al Assad, Asma, la madre, la sorella e la cognata del presidente.
Oltre a loro, nella ‘blacklist’ sono finiti il ministro dell’Elettricità e quello dell’Amministrazione locale, cinque sottosegretari e un uomo d’affari. Sanzioni, infine, anche contro due compagni petrolifere.
Le nuove misure restrittive contro Damasco, ha dichiato, prima dell’ok alle sanzioni, il ministro degli Esteri svedese Carl Bildt, manderanno “un segnale molto potente”. “E’ molto importante aumentare la pressione sul regime, il cui comportamento continua ad essere totalmente inaccettabile”, ha detto dal canto suo il capo della diplomazia britannica William Hague.
La situazione in Siria resta “drammatica”, ma qualcosa “si sta muovendo” e ora serve una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu, ha affermato, al suo arrivo a Bruxelles alla riunione dei capi delle diplomazie dei 27, il ministro degli Esteri Giulio Terzi. Adesso bisogna “veramente arrivare ad una risoluzione del Consiglio di sicurezza nelle prossime settimane”, ha proseguito, ricordando che “la parola è ora alla Lega Araba”, che si riunirà il 29 marzo, e al Gruppo degli amici della Siria, il primo aprile.
Intanto, scontri tra le forze dell’esercito siriano e i ribelli dell’opposizione si sono registrati oggi vicino a Damasco. Lo riferiscono attivisti siriani, ricordando che i gruppi dell’opposizione hanno invocato oggi manifestazioni nazionali contro il regime del presidente Bashar al-Assad.
All’alba i ribelli hanno attaccato un checkpoint dell’esercito ad al-Qaboon, nel sobborgo di Damasco, scatenando scontri tra le due parti e pesanti scontri a fuoco vicino alla zona di Arbeen, come ha spiegato l’attivista Haytham al-Abdullah all’agenzia di stampa Dpa. “Carri armati sono stati visti andare verso la zona di Harasta nel tentativo di portare nell’intera regione i teppisti di al-Assad”, ha detto al-Abdullah.