Giustizia e pace?
Il lungo percorso di transizione, che garantisce il passaggio dalla guerra alla stabilizzazione politica ed alla pace, non puo’ che procedere attraverso la giustizia per raggiungere solo alla fine alla fase di effettiva riparazione e riconciliazione. E’ per questo scopo che sono stati istituiti i tribunali internazionali per i crimini di guerra tra i quali il tribunale per i crimini di guerra nella ex-Yugoslavia (ICTY).
Nel caso del Kosovo la giustizia transizionale esercita la propria azione in due centri geograficamente differenti: 1) a livello internazionale attraverso la corte dell’Aia, 2) a livello locale attraverso il dispiegamento di EULEX “European Rule of Law Mission in Kosovo” http://www.eulex-kosovo.eu/docs/info/basic/Basic-ENG.jpg , che vanta di essere la piu’ grande missione civile organizzata dall’Unione Europea lanciata sotto il nuovo assetto della politica comune di sicurezza e difesa (Common Security and Defence Policy).
Rispetto al primo punto: a partire 2005 sotto l’egida del ICTY e’ iniziato il lungo processo contro l’ex primo ministro del Kosovo Ramush Haradinaj http://www.haguejusticeportal.net/index.php?id=6059, accusato di crimini contro l’umanita’ durante il periodo compreso tra il 1998-1999, quando era un leader di punta dell’esercito di liberazione del Kosovo (KLA). In breve, i capi di accusa che includevano persecuzione, deportazione e deportamento forzato di civili, prigionia, tortura, omicidio stupro, rapimento e trattamento crudele sono stati completamente ritirati nell’aprile del 2008 quando Haradinaj venne assolto con altri ex combattenti del KLA http://www.haguejusticeportal.net/Docs/Court%20Documents/ICTY/Haradinaj%20et%20al_Judgment%20summary.pdf . Nel preambolo del verdetto i giudici scrivono che all’inizio del processo la corte aveva ottenuto riscontri e prove da circa 100 testimoni, purtroppo le enormi difficolta’ incontrate per garantirne la sicurezza e protezione hanno influito in maniera molto negativa nel corso del processo (la maggior parte dei testimoni sentendosi minacciata e temendo per la vita dei propri familiari alla fine non ha voluto continuare, mentre altri sono morti in circostanze sospette o per suicidio). Punto secondo: muovendosi sul campo, EULEX ha adottato un approccio che mira a sviluppare e assistere lo sviluppo comprensivo di tutti gli aspetti del sistema giudiziario, includendo le dogane, la polizia, incoraggiando una composizione multietnica di ogni componenete. La missione di Rule of Law quindi mantiene la sua competenza esecutiva rispetto ai crimini di guerra e finalmente la scorsa settimana i giudici internazionali si sono pronunciati sul caso di Klecka, un campo di prigionia organizzato dalla KLA dove sono stati imprigionati, torturati e giustiziati ufficiali di polizia serba cosi’ come civili albanesi. Imputati di questo processo 10 ex-combattenti del KLA tra cui Fatmir Limaj, ex-ministro dei Trasporti e delle Comunicazioni (e anche pluri-indagato per corruzione). Di nuovo, gli imputati sono stati prosciolti dal carico delle accuse di crimini di guerra principalmente perche’ la testimonianza del testimone X (alias Agim Zogaj, morto suicida nello scorso ottobre in Germania, dove viveva sotto protezione), ed in particolare dei suoi diari, sono risultate secondo i giudici non utilizzabili, seppure nel 2009 il testimone X avesse indicato alla polizia il luogo dove erano stati sepolti i corpi di prigionieri giustiziati, che sono stati ritrovati deagli investigatori. Fatmir Limaj, come Ramush Haradinaj, rappresentano agli occhi di molti elettori kosovari eroi di guerra, e in virtu’ di questo ascendente appaiono anche ideali come leader politici. Nel gioco della stabilizzazione dei Balcani tanto caro all’Unione Europea giustizia e pace rappresentano due poli fondamentali, ma non sempre questi possono aversi nello stesso momento, come due ex ufficiali delle Nazioni Unite hanno argomentato bene in un breve libro. Sara’ curioso vedere a esito perverra’ la neonata Marty Task Force, una speciale unita’ di investigatori e procuratori, che EULEX ha voluto istituire a Bruxelles, per indagare e verificare la consistenza delle accuse sollevate dal rapporto al Consiglio d’Europa del parlamentare europeo Dick Martin http://assembly.coe.int/ASP/APFeaturesManager/defaultArtSiteView.asp?ID=964 contro l’attuale primo ministro Hashim Thaci, naturalmente ex leader del KLA) in particolare quelle collegate a un traffico di organi.
Letture consigliate
Iain King and Whit Mason (2006) Peace at any price: how the world failed Kosovo. Cornell University Press, Ithaca, New York.
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