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Serie A, Lazio tre punti all’ultimo minuto. Il Napoli beffato dal Catania. La Juve batte l’Inter

La Lazio non brilla ma beffa il Cagliari a fil di sirena e consolida il terzo posto. All’Olimpico i biancocelesti vincono 1-0 grazie a un gol allo scadere di Diakite. Il ‘jolly’ pescato dal difensore a fil di sirena consente alla squadra di Reja di portarsi a +3 su Napoli e Udinese. La sconfitta, invece, è una punizione decisamente troppo severa per la squadra di Ficcadenti, che con 34 punti resta invischiata nella lotta per la salvezza. La Lazio, orfana di Klose, fatica a trovare sbocchi nell’area del Cagliari. I sardi difendono con ordine e lasciano pochissimi spazi. I trequartisti Mauri ed Hernanes non brillano e il solo Ledesma fra i biancocelesti accende la luce a intermittenza.Dai piedi dell’argentino nascono le uniche due occasioni, si fa per dire, della Lazio al quarto d’ora e alla mezz’ora di gioco. In entrambi i casi, però, Rocchi non trova la via del gol. I sardi si affidano soprattutto alla velocità di Ibarbo in contropiede, ma l’ex Marchetti dorme sonni tranquilli
Nella ripresa Lopez, in panchina al posto dello squalificato Reja, inserisce la seconda punta Kozak al posto di uno spento Mauri. La Lazio procede al piccolo trotto, ma almeno il tandem offensivo confeziona una mini-occasione: assist del ceco, girata di Rocchi e Agazzi blocca a terra. Troppo poco, comunque.A mezz’ora dal termine Lopez getta nella mischia anche Alfaro al posto di Rocchi e l’uruguaiano dopo un quarto d’ora sfiora il gol-vittoria: l’attaccante si gira in area e calcia di sinistro da distanza ravvicinata, Agazzi in tuffo gli nega la prima rete in Italia. A salvare la Lazio ci pensa però Diakite all’88’: sull’ennesimo calcio di punizione battuto sulla trequarti da Ledesma, il difensore stacca indisturbato di testa e beffa la difesa del Cagliari.La partita regala emozioni solo nel finale: dopo il gol del vantaggio biancoceleste è Marchetti a salvare il risultato nel recupero respingendo il destro di Ekdal, poi sul capovolgimento di fronte Candreva centra il palo e vede sfumare il raddoppio. Ma alla Lazio basta e avanza così.
Al San Paolo un super-Catania frena il Napoli. Azzurri avanti 2-0, siciliani rimontano fino al 2-2. Il Napoli si illude, il Catania lo acciuffa. Il pirotecnico 2-2 frena la rincorsa europea della formazione di Mazzarri e conferma, una volta ancora, le qualità della squadra di Montella. Il Napoli, con 48 punti, scivola a 3 lunghezze dalla Lazio che allunga nella corsa al terzo posto, utile per la qualificazione ai preliminari di Champions.Il Catania, a quota 42, continua a coltivare ambizioni di Europa League. I rossoazzurri possono coronare una stagione già eccellente: la salvezza è in cassaforta, si può giocare a briglie sciolte senza rinunciare ad attaccare. Il Napoli fatica a trovare spazi e si affida soprattutto alle conclusioni dalla distanza: Hamsik e Gargano, però, non sorprendono Carrizo. I padroni di casa rischiano grosso al 29′.Bergessio si libera di Aronica e viene affossato a 5 metri dalla porta di De Sanctis: i siciliani reclamano il rigore, l’arbitro Gervasoni grazia il difensore partenopeo che evita penalty e espulsione. Il copione non cambia all’inizio della ripresa, con le due squadre pronte a darsi battaglia. Al 50′ il Catania ha una chance colossale: Gomez, liberato da Bergessio nel cuore dell’area azzurra, spara alle stelle.
Al 59′, nell’altra area, è Cavani a sprecare: tocco morbido sull’uscita di Carrizo, mira sbagliata. E’ preciso e potente, invece, il tiro di Dzemaili. Il centrocampista fa centro al 61′: 1-0. Il Catania potrebbe replicare subito: De Sanctis esce malissimo, Legrottaglie calcia verso la porta vuota ma Aronica fa in tempo a salvare. Dopo il pericolo scampato, il Napoli colpisce ancora al 66′. Cavani prima centra il palo, poi raccoglie il pallone e insacca: 2-0.I partenopei sfiorano il tris con Pandev, che viene fermato dal palo, e al 74′ i siciliani riaprono i giochi: colpo di testa di Spolli, 2-1. I padroni di casa si coprono per difendere il vantaggio ma fanno cilecca all’85′: Zuniga perde il duello con Lanzafame sul corner, l’attaccante etneo insacca per il 2-2.
Un punto per tutti e non cambia nulla. La 29esima giornata della Serie A non modifica le posizioni nella corsa alla salvezza visto che nella zona calda vanno in scena solo pareggi. Lo 0-0 tra Novara e Lecce non serve a nessuno: i piemontesi restano penultimi con 24 punti, i pugliesi sono terz’ultimi a quota 27, a 5 lunghezze dal Parma. Gli emiliani chiudono sul 2-2 il derby regionale sul campo del Cesena, fanalino di coda con 18 punti. I ducali sbloccano il risultato con Floccari al 40′ ma subiscono la rimonta bianconera firmata da Santana (46′) e Del Nero (53′). L’equilibrio viene ristabilito da Paletta (61′).Stesso risultato tra Genoa e Fiorentina. Belluschi (20′) apre per i liguri, Montolivo (31′) e Natali (70′) portano avanti i toscani. Ci pensa Palacio (89′) a evitare il k.o. dei rossoblu: il 2-2 fa salire il Genoa a 34 punti e la Fiorentina a 33. I viola vanno a braccetto con il Siena, che esce indenne dal Bentegodi di Verona. Il Chievo, tranquillo a quota 36, va in vantaggio con Acerbi (9′) ma si fa raggiungere da Destro (51′): 1-1.
Questi tutti i risultati della giornata: Cesena-Parma 2-2; Genoa-Fiorentina 2-2; Novara-Lecce 0-0; Napoli-Catania 2-2; Chievo-Siena 1-1; Lazio-Cagliari 1-0; Atalanta-Bologna 2-0. Giocate ieri: Milan-Roma 2-1;Palermo-Udinese 1-1.