C’era una volta New York, dal ristorante di George Washington alla farmacia preferita da Mark Twain. Tutti gli angoli perduti
(Di Filomena Troiano). Un salto nel passato. Autoctoni entusiasti e visitatori di passaggio ammirano New York City per la sua capacita’ di cambiare, di rifarsi facilmente il look. Delis che diventano sportelli bancari, gallerie d’arte che lasciano il posto a centri estetici per animali domestici e lavanderie in disuso che si danno il cambio con fornelli di grandi chef della cucina ricercata. E nel frattempo una mega arena per il basket, in costruzione tra le storiche palazzine a mattoncini rossi di Prospect Heights a Brooklyn, sottolinea il motto dei cinque quartieri della Big Apple: guardare sempre avanti. Per i piu’ rigidi conservatori invece New York e’ vittima di questo successo cancellando, con la pratica del cambiamento veloce, cornici importanti della propria storia. Forse. Ma la citta’, sorta intorno al 1624, conserva molto del suo passato incluse vie ed edifici storici oggi arredati con salotti moderni e cucine high-tech o lucide scrivanie degli uffici della finanza mondiale. Ma non solo palazzi e strade, New York ha conservato anche attivita’ commerciali e artistiche ancora oggi di grande successo.
Qui l’addio di Washington
Non tutti sapranno ad esempio che George Washington nel 1783 disse addio ai suoi ufficiali nel piu’ antico ristorante della citta’, il Tavern Frances, al 54 di Pearl Street nel Financial District, fondato nel 1762. E’ pieno di importanti reperti storici e sedere ai suoi tavoli vuol dire contemplare molta storia americana. I Sons of Liberty infatti si incontravano nel palazzo, la Camera di Commercio è stata fondata lì e quando New York era la capitale degli Stati Uniti ospitava gli uffici governativi. Oggi serve cucina tipica america al buffet agli impiegati degli affollati uffici vicini. E sempre nel Financial Disctrict si cammina sui ciottoli piu’ antichi dei five boroughs, la strada lastricata di Stone Street. Ristrutturata nel 2000, la prima pietra della via risale al 1658. E nello stesso tratto d’atmosfera classica sopravvive anche il pub piu’ antico, il Bridge Cafe’ di Water St. che serve birra dal 1794 e, un tempo anche un bordello, conserva ancora molti dei dettagli architettonici dei primi palazzi in legno della citta’. A distanza di una breve camminata piu’ a sud, New York gode del piu’ antico parco della citta’, il Bowling Green Park costruito nel 1733, 124 anni prima che iniziassero i lavori di Central Park. All’inizio un campo da bocce dato in affitto dal governo locale a tre residenti per un grano di pepe all’anno, Bowling Green divenne successivamente piazza per le parate cittadine e per le fiere del bestiame prima di lasciare il posto alle frequentatissime panchine al fresco di alberi secolari. Alla parte opposta dell’isola, ai confini con Harlem, nel 1750 otto studenti nella sagrestia della Trinity Church frequentavano la prima classe di quello che si chiamava King’s College. Oggi e’ una delle universita’ piu’ rinomate al mondo: la Columbia University, anno di fondazione 1754. Nel 1797 il college si trasferisce nell’attuale edificio in stile rinascimentale. Immerso in un campus immenso e’ un parco verde che vale la pena visitare. Alexander Hamilton, Teddy Roosevelt, Barack Obama sono solo alcuni di coloro che hanno occupato i banchi della Columbia.
Da Enrico Fermi al New York Post
E’ li’ che Enrico Fermi con un gruppo di fisici studio’ la fissione nucleare fino a che il cosiddetto “Manhattan Project” fu trasferito all’universita’ di Chicago nel 1942. E a proposito di Alexander Hamilton, fu lui a fondare all’alba del 19esimo secolo (1801) il piu’ vecchio quotidiano della Grande Mela, il New York Post. Allora il New York Evening Post, negli anni il giornale si e’ affermato per la sua influenza liberale e quindi per i suoi titoli creativi (“Headless body in a topless bar”). Ad oggi vende oltre mezzo milione di copie al giorno. Tre anni piu’ tardi nel 1804, 70 anni prima che il Metropolitan Museum of Art fosse istitutito, nella zona di Central Park West nasceva la New York Historical Society. Il primo museo della citta’, ricco di manufatti e opere d’arte che agiscono da timeline della storia di New York, nonche’ casa del centro per lo studio della cultura Americana, l’Historical Society da meno di un anno ha aperto le porte anche di un elegante ristorante di cucina Italiana. Un decennio piu’ tardi furono gettate le fondamenta per il palazzo di citta’. Era il 1802 e l’edificio City Hall. Non badarono a spese i costruttori che pensarono di rivestire il municipio di New York in marmo bianco ovunque . Duecento anni piu’ tardi, il marmo ingrigito e otto milioni di cittadini in piu’, City Hall e’ ancora il palazzo del municipio della Big Apple. E ovviamente se si parla di New York si parla anche di negozi e shopping. La piu’ vecchia bottega, di abbigliamento, ha aperto le porte nel 1818 a Catherine e Cherry St. Si chiama ancora Brooks Brothers e attualmente vanta sedi in tutto il mondo. Pero’ e’ la seconda location, quella al 346 di Madison Avenue, che continua ad aprire le porte dal 1915.
Il brand caro a Lincoln
Abraham Lincoln indossava un cappotto di Brooks Brothers alla sua seconda inaugurazione, e, purtroppo, la stessa notte venne assassinato. Al preppy style del primo si uniscono i gioielli di Tyffany & Co., all’angolo della 57esima strada su Fifth Avenue. Il piu’ datato nel settore, anno di fondazione 1837, rimane il negozio di gioielli piu’ famoso del mondo. Mark Twain, il padre di Huckleberry Finn, aveva tre anni e Martin Van Buren era il presidente degli Stati Uniti quando nel 1838 C.O. Bigelow apri’ i battenti in un angolo del Greenwich Village al 414 della Sesta Avenue. La stessa farmacia dove Mark Twain da adulto acquistava soda e saponi e i nuiorchesi oggi approfittano di cosmetici ed aspirine . Il maestro Ureli Corelli Hill pochi anni dopo, nel 1842, fondava la New York Philarmonic. Al concerto di inaugurazione, alla presenza di 600 spettatori (i biglietti costavano 2 dollari a testa, all’epoca piuttosto costoso) risuonarono per la prima volta in America le note della Quinta Sinfonia di Beethoven. Un secolo piu’ tardi all’alba del 1930, un italiano, Arturo Toscanini, diventava il conduttore assoluto della prima orchestra di New York. Nel 2010 l’orchestra ha eseguito il concerto numero 15000. E’storia piu’ moderna ma di una New York certamente antica quella di Lombardi’s.
La prima pizza non si scorda mai
Fondata nel 1905 a Little Italy, e’ la prima pizzeria non solo dei cinque distretti ma di tutti gli Stati Uniti. Nel 1897 era un negozio di alimentari prima di cuocere nel forno a carbone la pizza margherita, l’esempio di quello che è diventato il piatto quintessenza di New York. Intanto a Coney Island un immigrato polacco, Nathan Handwerker, nel 1916 contribuiva ad allargare i confini culinari della Grande Mela: 5 centesimi per una salsiccia tedesca, il famoso hot dog. Il primo chiosco, Nathan’s Famous (oggi una catena di fast food internazionale) e’ solo piu’ grande ma si trova ancora nello stesso angolo. E ogni anno il 4 di luglio, si celebra il Nathan’s Hot Dog Eating Contest ( vince chi mangia piu’ hot dog nel piu’ breve tempo possibile) proprio nei pressi dello storico locale. L’anno scorso 40 000 spettatori hanno partecipato all’evento e quasi 2 milioni lo hanno guardato in TV. A meno di 100 metri da Nathan’s, nel 1927 furono costruite le prime “montagne russe” d’America, il Cyclone. Inaugurato nuovamente quest’anno dopo un lungo periodo di ristrutturazione, 87 metri di altezza, e’ il simbolo di Coney Island. Che a nessuno venga in mente di passare da Nathan’s prima di affrontare il ciclone dell’isola.
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