Marcegaglia lancia l’appello al governo: abbassare le tasse per ridurre la pressione fiscale
‘Il governo si deve porre il problema serio di ridurre le tasse’‘. Così la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia ‘replica’ alle affermazioni del ministro Piero Giarda secondo cui i tagli alla spesa pubblica non serviranno per abbassare le tasse ma per evitare peggioramenti dei conti pubblici.
Ospite degli industriali di Rovigo la presidente di Confindustria infatti sottolinea: ”Io credo che il tema delle tasse in questo Paese sia un tema molto serio. Io credo che il taglio della spesa pubblica debba esserci: capisco che una parte serva per l’obiettivo dell’azzeramento del deficit nel 2013, ma questo Paese deve fare un piano per la riduzione della pressione fiscale, soprattutto sui lavoratori e imprese, perché le tasse pesano per il 45% sul Pil e per chi paga le tasse siamo ad una pressione fiscale del 60%, uno dei livelli più alti in Europa e così è molto difficile fare crescita, è molto difficile aumentare i consumi e fare investimenti”.
Quanto alla riforma del lavoro, ”noi domani ci vediamo con tutte le associazioni di impresa per concordare i punti fondamentali che noi chiediamo di cambiare. Io mi auguro e spero che quanto detto dal sottosegretario Antonio Catricalà rappresenti la volontà del governo e dei partiti di maggioranza”. Lo ha detto la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia ospite oggi dell’Associazione industriali di Rovigo.
”Noi, ovviamente siamo responsabili, nessuno di noi sta chiedendo di stravolgere tutto – spiega la leader degli imprenditori italiani – però ci sono alcuni punti, in particolare sulla flessibilità in entrata che se non dovessero venire cambiati dal nostro punto di vista non solo non creerebbero nuova occupazione ma rischierebbero di ridurla”. ”E, in un momento difficile come questo – avverte – tutto dobbiamo fare tranne che rischiare di ridurre l’occupazione. Quindi, presenteremo una serie di proposte al governo e ai partiti su questi temi”.
”Ci sono alcuni punti sulla flessibilità in entrata che sono molto rischiosi – ha ribadito Marcegaglia – e quindi faremo una serie di richieste su questo”.
Mentre sull’art. 18 la Marcegaglia spiega che ”rimane la nostra posizione che secondo noi l’accordo raggiunto il 23 marzo era una buona soluzione. Questa è una soluzione che ridà un po’ di incertezza: rimette in mano ai giudici anche le decisioni sui licenziamenti per motivi economici. Questo non vuol dire che non ci sia stato un avanzamento – sottolinea – che c’è stato, perché oggi i giudici devono reintegrare se c’è stato un licenziamento illegittimo, domani il giudice potrà scegliere entro alcuni paletti che sono stati definiti: noi vorremmo che si ragionasse anche su questo punto”.
Marcegaglia ha parlato anche dei partiti. ”Il tema del finanziamento ai partiti è il tema vero. Questo è il tema della politica che non si sta minimamente autoriformando. In un momento di crisi, in cui ci sono imprenditori che si uccidono, dove ci sono imprenditori che non ce la fanno più, è un tema che diventa ancora più forte” ha sottolineato. ”Adesso mi sembra che i partiti abbiano deciso di intervenire subito sulla legge sul finanziamento ai partiti, ma è tutto questo tema che deve trovare una velocizzazione di riforme, che per il momento è stata abbastanza timida”, ha concluso la presidente degli industriali.
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