• Home »
  • Evidenza »
  • Finanziamento ai partiti: arriva lo stop del Consiglio d’Europa al sistema italiano

Finanziamento ai partiti: arriva lo stop del Consiglio d’Europa al sistema italiano

Il Consiglio di Europa ha identificato nel sistema di finanziamento pubblico dei partiti in Italia delle “carenze critiche che devono essere affrontate con urgenza“. E’ quanto si legge in una nota della commissione del “Gruppo degli stati contro la corruzione ” (Greco) in cui si riportano i risultati di un rapporto specifico condotto sul nostro paese che evidenzia, in particolare, come “i controlli condotti dalle autorita’ pubbliche sui finziamenti dei partiti sia frammentario e puramente formale”.
Nel rapporto quindi si esorta l’Italia a “migliorare la trasparenza nel finanziamento dei partiti”. Il problema della mancanza di un controllo efficace, sottolinea ancora la commissione Greco, e’ primario, dal momento che attualmente il controllo e’ affidato a “tre differenti istituzioni con poteri limitati e nessun coordinamento tra di loro o con gli organismi giudiziari”.
“Greco esorta – si legge ancora nella nota – i partiti politici a sviluppare propri sistemi di controllo interno e di sottoporre i propri conti a revisori indipendenti”. Il rapporto di 32 pagine si conclude con una serie di raccomandazioni rivolte all’Italia, prima tra tutte quella di “avviare un processo di riforma” che stabilisca, tra l’altro, “una chiara definizione del periodo di riferimento finanziario e contabile per le campagne elettorali”.
Inoltre viene chiesto di “adottare misure per aumentare la trasparenza” nella contabilita’ in entrata e in uscita di “entita’ legate in modo diretto o indiretto ai partiti politici o sotto il loro controllo”. Infine, si raccomanda di “rivedere le attuali misure amministrative e penali relative alle violazioni delle regole del finanziamento dei partiti per assicurarsi che siano efficaci, proporzionate e dissuasive”.