Lavoro, Fornero: Non si può tornare indietro. Ma il Pdl vuole una profonda revisione
“Il ddl di riforma del mercato del lavoro non e’ un testo definitivo. Pensiamo possa essere migliorato mantenendo l’equilibrio complessivo”. Ma per farlo non bisogna “andare indietro”. Il ministro del lavoro, Elsa Fornero, indica la linea del governo intervenendo in commissione Lavoro al Senato, dove prende il via l’esame del ddl di riforma del mercato del lavoro. Nel pomeriggio, a partire dalle 15, saranno ascoltati i sindacati (Cgil, Cisl, Uil e Ugl) e Confindustria.
Il ddl, sottolinea il ministro, ”ha un buon equilibrio. Si puo’ anche migliorare ma non sarebbe nell’interesse del paese fare operazioni di bilancino all’indietro”. Si tratta di una ”riforma importante per il paese ma il governo non ha la pretesa di sapere tutto”. Fornero ribadisce che e’ ”possibile fare qualche miglioramento”, nel corso dell’iter parlamentare, ”mantenendo l’equilibrio complessivo e, caso mai, spostandolo in avanti, senza nessun tipo di arretramento”. I tempi, aggiunge il ministro, saranno stabiliti dalle camere ma, comunque, ”dovranno essere rapidi”.
Tra le possibili modifiche Fornero parla delle norme sulla flessibilita’ in entrata; il governo ha ”passato in rassegna le varie forme di contratto, per capire ‘dove si potevano annidare possibilita’ di abuso. Se abbiamo fatto qualche interpretazione poco corretta siamo assolutamente disposti a riconoscerlo” e ”se qualcuno ci dice ‘si puo’ agire in questo modo’ ci va benissimo”. L’esecutivo ha lavorato due mesi e mezzo con parti sociali e ”tutte si erano dichiarate favorevoli, salvo una e salvo ripensamenti”.
Sull’articolo 18 il ministro torna a difendere le novita’ volute dall’esecutivo: ”una frase che dice che per i licenziamenti oggettivi, in caso di insussistenza il giudice puo’ ordinare il reintegro, non stravolge nulla. Il compromesso politico non ha tolto nulla alla valenza dell’articolo 18. Nessuno puo’ sostenere che le modifiche hanno snaturato il testo sul quale c’era l’accordo”.
Per quanto riguarda gli esodati, Fornero spera di avere i numeri “entro oggi”, dopo la riunione tecnica. ”I tempi per avere i numeri sono difficili da controllare e non e’ dipeso dalla nostra volonta”’, aggiunge il ministro.
Il Pdl lavora alla riscrittura della riforma del lavoro nel senso di un profondo snellimento del provvedimento, in particolare rispetto ai temi della flessibilità in entrata e degli ammortizzatori sociali. Si è tenuta oggi infatti presso la sede del partito in via dell’Umiltà la riunione sul ddl Fornero.
Domani il Pdl ascolterà i rappresentanti del mondo delle imprese prima di passare alla stesura definitiva delle proposte emendative. Nella discussione è emersa grande preoccupazione per lo sbilanciamento complessivo del provvedimento, condizionato da ingessature e rigidità in entrata, e che ha già ricevuto una sostanziale battuta d’arresto nell’esame dei mercati e della stampa internazionale.
A maggior ragione, il Pdl punta a una profonda revisione del ddl e segnala la mancata adozione per il 2012 del decreto interministeriale relativo alla detassazione del salario, sulla base degli accordi sindacali e territoriali in funzione di maggiore efficienza e produttività. I lavoratori hanno già pagato le conseguenze di questo ritardo nei primi mesi dell’anno in termini di minore salario. Alla riunione, presieduta dal coordinatore dei dipartimenti Renato Brunetta, hanno partecipato tra gli altri i capigruppo Cicchitto e Gasparri, il relatore del provvedimento Castro, il presidente della Commissione Lavoro del Senato Giuliano, gli ex ministri Sacconi, Romani, Gelmini, il portavoce Capezzone.
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