Lega, Zaia lancia Maroni: Ha le carte giuste per guidare il partito. In revisione i conti del Carroccio
“Se Bossi non c’e', Bobo ha tutte le carte in regola per guidare il partito”. Lo afferma, in un’intervista ad “Avvenire”, il governatore del Veneto, Luca Zaia. “Il leader -premette- lo scelgono i militanti, e oggi i militanti ripetono solo due nomi: Umberto Bossi e Roberto Maroni. Se c’e’ Bossi il problema e’ risolto”. Ma se non ci fosse Bossi, afferma, resta Maroni e “Zaia sarebbe felice di stargli vicino”. Quanto ad un suo eventuale ruolo come terzo uomo per la guida della Lega, Zaia e’ perentorio: “il mio e’ un no inamovibile. Lo sarebbe anche di fronte a una richiesta della base e di Bossi”.
Reguzzoni: ”Io espulso? No resto, l’inchiesta non mi coinvolge”
“Il segnale e’ chiaro: la base vuole pulizia. Ma occorre verificare i fatti, distinguendo le illazioni dal fango e, a mio parere, in questi giorni e’ circolato anche parecchio fango”. Lo sostiene l’ex capogruppo della Lega Nord a Montecitorio, Marco Reguzzoni, in una intervista al “Corriere della Sera” il quale, tuttavia, non nasconde che “i comportamenti di alcuni esponenti del movimento sono indubbiamente sospetti. Ma il rischio che trovino spazio anche vendette di natura personale c’e’ e va scongiurato”. Reguzzoni e’ convinto che “l’ipotesi migliore e’ che Bossi resti alla guida del movimento”, mentre, sulla sua posizione personale e sulla richiesta di espulsione che pure e’ stata sollevata, Reguzzoni si limita a osservare: “non vedo come possa essere motivata una mia espulsione. In 2000 pagine dell’inchiesta il mio nome non compare una sola volta”. Riguardo al prossimo leader della Lega, l’ex capogruppo alla Camera rimanda tutto alle assise del partito, che dovrebbero verosimilmente svolgersi in autunno. “Le investiture le fanno i congressi. Detto questo, Maroni ha un ruolo importante nella Lega, e’ stato tre volte ministro, e’ stato abile nel crearsi l’immagine di uomo delle istituzioni. A Bergamo ha fatto cenno al segretario che nel ’95 ne chiese l’espulsione: si’ lo ammetto quel segretario ero io. Ma per la Lega erano tempi difficilissimi”.
Stefani: ”I conti del Carroccio sono in mano a una società di revisione”
Le migliaia e migliaia di voci riportate nei bilanci della Lega saranno ‘ispezionate’ da una societa’ di revisione dei conti, nominata dai vertici di via Bellerio. Lo rende noto il nuovo segretario amministrativo del partito Stefano Stefani che, in un’intervista al “Messaggero”, dichiara: “non capisco di quali reati veniamo accusati. Siamo finiti sul banco degli accusati ma non riesco a vedere quali sono le denunce. Aver dato qualche migliaio di euro alle scuole Bosine che sono un fiore all’occhiello dell’istruzione? Oppure aver pagato le rate dell’auto di Renzo Bossi? Comunque adesso abbiamo una primaria societa’ di revisione”. Maroni, assicura Stefani, “non vuole fare il segretario politico, l’ha appena detto”, ma Bossi, almeno questa e’ l’impressione del neo segretario amministrativo, difficilmente potra’ tornare in pista. “Lo vedo molto stanco e avvilito”, conclude Stefani.
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