Basket Nba, Toronto aspetta il ritorno del mago Andrea Bargagni
Un anno fa Andrea Bargnani era ”l’enigma degli enigmi”. Ora i Toronto Raptors rimpiangono la superstar costretta a chiudere in anticipo la stagione per un problema muscolare al polpaccio sinistro.
Nell’aprile 2011 il presidente e general manager della franchigia canadese, Bryan Colangelo, definiva il lungo romano ”l’enigma degli enigmi”. ”Non ha fatto le cose che avremmo voluto vedere da lui”, sentenziava. Adesso, a 12 mesi di distanza, sulla stampa canadese campeggiano le parole del coach Dwane Casey e la situazione è completamente cambiata. ”Ha iniziato la stagione giocando come una superstar. L’ho detto e lo pensavo davvero”, ha detto Casey prima della gara che i Raptors hanno vinto in casa per 84-79 contro i Boston Celtics.
Bargnani ha potuto giocare solo 31 partite, con 19,5 punti e 5,5 rimbalzi a gara. Il ‘mago’ si è inceppato a gennaio, con il primo stop per una lesione al polpaccio. Poi, è arrivata la ricaduta. E ora il nuovo semaforo rosso, con la stagione ufficialmente terminata in anticipo. ”Era le decisione più logica. Vogliamo che guarisca completamente e l’unica strada è il riposo. Vogliamo averlo al top nella prossima stagione”, ha spiegato Casey. I rimpianti, ovviamente, sono tanti. ”Prima dell’infortunio, Andrea stava giocando come un all-star a livello offensivo e difensivo. E’ stato una grandissima sorpresa, era a livelli altissimi. Poi si è fatto male e non è più tornato al 100%. Quando è rientrato, ha ripreso ritmo in attacco, ma in difesa non poteva essere al top. Si stava riprendendo, ma è arrivato il nuovo infortunio”, ha proseguito il coach.
La più grande sorpresa, ha evidenziato Casey, ”è stata la sua abilità di difendere, la velocità con cui muove i piedi, la rapidità con cui prende gli sfondamenti e copre sui pick-and-roll. Non lo avevo mai visto, ora so cosa è in grado di fare. Il prossimo anno potrà darci lo stesso contributo – ha detto ancora il tecnico -. Vorrei aver avuto Andrea a disposizione per più tempo, ma quello che ho visto mi basta. So cosa può fare: può lasciare il segno in difesa e può farlo in attacco”.
Ce n’è abbastanza per considerare il ‘mago’ la pietra angolare di una squadra giovane? ”Dobbiamo solo migliorare i giocatori accanto a lui. Loro devono crescere e lo faranno”. I progressi di Toronto passano per il ‘decollo’ di elementi come DeMar DeRozan o Eddie Davis. Il draft, che si annuncia ricchissimo, potrà garantire talento supplementare ai Raptors. Se al quadro si aggiungono le qualità di Jonas Valanciunas, il centro lituano in rampa di lancio verso il Canada, il quadro diventa ancor più interessante. ”Più sviluppiamo giocatori in attacco – ha concluso Casey – e più Bargnani avrà spazi a disposizione”.
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