Reggio Calabria, uccisero la moglie del boss perché tradì il marito: arrestati
La moglie del boss venne uccisa perché aveva una relazione extraconiugale nel periodo della sua detenzione. E’ quanto emerge dall’operazione, di questa mattina, della squadra mobile di Reggio Calabria nei confronti della cosca Lo Giudice.
Angela Costantino, moglie di Pietro Lo Giudice, fu uccisa nel 1994 ma il suo corpo non venne mai ritrovato.
Dodici le persone arrestate dalla squadra mobile a Reggio Calabria. Sono ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa, intestazione fittizia di beni, omicidio e occultamento di cadavere. Tra i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare, emessa su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, alcuni sono indicati come i presunti responsabili di quel delitto.
Le indagini hanno consentito di accertare anche il ruolo verticistico degli affiliati e di fare luce sulle molteplici intestazioni fittizie di beni.
Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati beni immobili e ditte riconducibili alla cosca Lo Giudice. Il valore complessivo è di 5 milioni di euro.
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