Il ministro Fornero ad Alenia per spiegare la riforma. Qualche fischio ma anche applausi: “E’ stata coraggiosa”
E’ iniziata poco prima delle 10, nello stabilimento Alenia di Caselle, l’assemblea promossa dalle Rsu della Fiom con il ministro Elsa Fornero sulla riforma del lavoro. A quanto si apprende sarebbero tra 800 e 1.000 i lavoratori presenti all’incontro.
In apertura di assemblea, a quanto si apprende, un delegato avrebbe consegnato al ministro Fornero la lettera di invito a partecipare all’incontro per spiegare la riforma del lavoro che era stata sottoscritta da oltre un migliaio di lavoratori.
A quanto si apprende Fornero, terminato il suo intervento, è stata applaudita dai lavoratori presenti all’incontro che hanno definito la scelta del ministro ‘coraggiosa”. Ora l’assemblea dovrebbe proseguire con domande da parte dei lavoratori a cui il ministro dovrebbe rispondere.
Intanto davanti ai cancelli dello stabilimento prosegue il presidio promosso da Fim, Fismic, Ugl e Associazione Quadri, che protestano contro l’incontro. ‘Fornero, la riforma non va spiegata ma cambiata’ e ‘Ci faccia la cortesia, prenda ripetizioni sul lavoro’, sono alcuni dei cartelli posti davanti all’ingresso.
La richiesta al ministro di intervenire all’assemblea per spiegare la riforma del lavoro era partita da una lettera sottoscritta da oltre un migliaio di firme di lavoratori.
”Giudichiamo la decisione del ministro Fornero inopportuna e abbiamo promosso questa manifestazione organizzata perché non vogliamo delegare la rappresentanza dei lavoratori al ministro”, ha detto il segretario della Fim torinese, Claudio Chiarle spiegando le ragioni del presidio. ”Riteniamo questa decisione inopportuna – spiega ancora il sindacalista – perché pensiamo che il posto del ministro sia a Roma a discutere con Cgil, Cisl e Uil anziché partecipare a iniziative che dividono il mondo sindacale. Aderire alla richiesta di una singola categoria – prosegue – pone problemi nel difficile percorso di unità sindacale che Cgil, Cisl e Uil stanno provando a costruire”. Infine, Chiarle conclude: ”Alla fine dell’assemblea credo che ciascuna organizzazione sindacale dovrà fare una riflessione perché temo che quando da questa assemblea emergerà che non cambierà nulla, ci sarà una frustrazione post assemblea”.
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