Matrimonio, addio abiti da sposa costosi: il futuro è a noleggio o low cost
Bianco in ‘stile principessa’, con tanto di pizzi e merletti, strascico e velo. Oppure corto e dalle linee moderne. Purché rigorosamente low-cost. Sembra essere ormai questa la tendenza delle future sposine per l’abito. La crisi infatti si abbatte anche sui matrimoni, e se in molti rinunciano alle nozze, o le rimandano a tempi migliori, chi decide di fare il grande passo lo fa cercando di raggiungere ”il miglior risultato con il budget più basso”.
Recentemente l’Associazione Wedding Planners ha condotto un’indagine su oltre 500 coppie in procinto di sposarsi ed è emerso che la donna è disposta a ”tagliare” la lista degli invitati ma di certo non a rinunciare all’abito da sposa.
E per risparmiare le soluzioni sono davvero tante: sicuramente la più economica in assoluto è il noleggio, che consente – anche se per un solo giorno – di non rinunciare al regale abito firmato. Ma per chi vuole conservare un ricordo del magico giorno del sì, si puo’ ad esempio optare per abiti da sposa pret a porter non confezionati su misura, sui quali puo’ essere eventualmente eseguita qualche modifica, una soluzione che assicura un risparmio tra il 50 e il 60%. Ma ci sono anche gli abiti in promozione per diffondere un nuovo marchio o i modelli confezionati dalla propria sarta di fiducia (di certo esclusivi e creati secondo le proprie preferenze); o, per le più tradizionaliste, l’abito della mamma rivisitato.
La soluzione preferita in questo momento sembra comunque essere quella di rivolgersi agli outlet e moltissimi sono ormai gli atelier che hanno allestito un reparto, più o meno grande, dove è possibile trovare abiti di collezioni passate, oppure utilizzati durante le sfilate o, ancora, che sono stati esposti nelle fiere campionarie. Come nello storico atelier romano Marsil. ”Si possono trovare abiti in raso, in chiffon, in organza e micado in seta, con ricami e pizzi a prezzi molto vantaggiosi”, dice a Ign, testata online del gruppo Adnkronos Chiara Gatto, responsabile marketing dell’azienda spiegando che ”si tratta di modelli della scorsa stagione, che sono stati indossati durante le ultime sfilate o per servizi fotografici, con sconti che vanno dal 50% al 60%”.
Classe 1972, l’imprenditrice spiega che a causa della crisi ”il settore ha visto un calo significativo: non solo sono diminuiti i matrimoni, ma anche il budget di spesa. Per questo si ricorre sempre di più all’outlet. Noi siamo stati tra i primi a proporre questo tipo di vendita e negli ultimi anni più che un incremento, abbiamo notato che la maggior parte delle nostre clienti cerca esclusivamente l’abito scontato per risparmiare il più possibile”. Ma attenzione, ci tiene a sottolineare Chiara Gatto: ”Prezzi troppi stracciati possono nascondere dell’insidie. Noi proponiamo abiti sartoriali realizzati con appropriate tecniche d’alta moda, tessuti italiani pregiati e design esclusivi, tutto rigorosamente Made in Italy, che vanno dai 1000 euro in su. Ma sempre più spesso nelle sartorie di Roma si trovano modelli a 350 euro Made in China”.
Rimanendo nella Capitale, l’atelier Stile di Sara applica per il 2012 la promozione prezzi anticrisi con sconti fino al 70%, mentre vestiti in pronta consegna a partire da poche centinaia di euro si possono trovare nello showroom Protagonisti. W le Donne, in provincia di Pisa, vende tutto il catalogo dello scorso anno al prezzo fisso di 350 euro. ”E’ una promozione che riguarda gli abiti di campionario venduti a prezzi di realizzo”, dice a Ign la titolare che conferma come il trend sia quello di voler spendere meno anche rinunciando alla qualità dei tessuti. ”Alle future sposine interessa molto di più che l’abito stia bene indosso piuttosto che sia fatto di pura seta”.
E se a Firenze, da Diva&Marabù, farsi cucire un abito su misura costa tra i 650 e gli 850 euro, a Cologno Monzese (Milano) vestiti low cost a partire da 600 euro si possono trovare al Centro Sposi. Mentre il Centro Sposi Paradiso di Milano propone capi fine serie addirittura a 200 euro.
In ogni caso, qualunque sia la città di residenza, il web offre non solo un’ampia lista di outlet da Nord a Sud ma anche abiti da comprare online. Basta scegliere il modello preferito, si inviano le proprie misure e l’abito arriva per posta. Su Lightinthebox, ad esempio, un bell’abito in raso, organza o taffetà ‘made in China’ puo’ costare anche meno di 100 euro, mentre sul sito Sposae si trovano vestiti in offerta dai 380 euro in su. L’Orlo del Mondo a Milano guarda invece alle spose equo-solidali con abiti in seta di alta qualita’ cuciti a mano dagli artigiani del Craft Resource Center di Calcutta dal valore di circa 500 euro.
Ma oltre a internet, che permette di risparmiare ma non provare, c’è un altro modo per non ‘svenarsi’: cercare tra gli abiti usati (sul sito Abiti da Sposa Usati si possono contattare direttamente le proprietarie) o provare con il noleggio (il Centro Noleggio Abiti di Milano, Chery Spose a Roma o Idea Sposa, a Lecce sono alcuni esempi).
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