Finmeccanica, Orsi si difende: Attacchi falsi e le Maserati sono frutto di appalti regolari
‘Sono esterrefatto per il modo in cui la mia credibilità personale e professionale, acquisita in 40 anni di lavoro riconosciuto nel mondo, venga messa in discussione con tanta superficialità da semplici dichiarazioni ‘per sentito dire’, totalmente infondate”. A dichiararlo in una nota il presidente e amministratore delegato di Finmeccanica, Giuseppe Orsi. ”Questi attacchi gratuiti – sottolinea – generano danni a Finmeccanica e sconcerto tra i suoi 70mila dipendenti”.
Orsi nella nota precisa poi che ”è assolutamente falso che le sei vetture Maserati siano ‘frutto di appalti’ e che tali auto siano state ‘ottenute dai proprietari di aziende’ che lavorano o hanno lavorato con AgustaWestland”. ”La vicenda – riferisce Orsi – si è svolta nei seguenti termini: a seguito della sottoscrizione, da parte del gruppo Fiat, di un contratto per l’acquisto di un elicottero AgustaWestland (AW139) in sostituzione di un elicottero francese, AgustaWestland ha acquistato sei autovetture ‘Maserati Quattroporte’ dal gruppo Fiat, al fine di svolgere compiti di rappresentanza con auto italiane in sostituzione di auto straniere”.
”Nel giugno del 2008, con atto notarile, AgustaWestland – prosegue Orsi – ha venduto tre delle sei autovetture alla Service Car srl, società che svolge il servizio di trasporti per la stessa AgustaWestland e che, pertanto, ha tra i suoi dipendenti anche gli autisti che accompagnano l’amministratore delegato e altri manager e ospiti del gruppo. La Service Car srl è una società costituita nel 1999, da alcuni ex autisti dipendenti di AgustaWestland, nell’ambito di un processo di esternalizzazione dei servizi di gruppo. Le rimanenti tre autovetture – spiega ancora Orsi – sono, invece, di proprietà di due controllate di AgustaWestland: Agusta Westland Corporation (una vettura) e Agusta Westland Ltd (due vetture)”.
”E’ altrettanto falso – afferma Orsi – che i lavori presso l’abitazione della mia famiglia in Liguria siano stati effettuati da aziende fornitrici di AgustaWestland. I lavori sono stati affidati ad un’azienda locale che non ha ovviamente mai avuto rapporti di alcun genere con AgustaWestland”.
Oggi sulla vicenda è intervenuto anche il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, a margine della sua audizione in Senato in Commissione Industria. ”Finmeccanica è un’azienda di grandissima importanza che sta attraversando un periodo complicato di ristrutturazione e di rilancio. Un avviso di garanzia non è una buona giustificazione per destabilizzare un’azienda” ha detto Passera.
Sul fronte del Carroccio, Roberto Maroni sulla sua pagina Facebook ha confermato che è stato dato ”il via alle azioni legali (civili e penali) contro tutti i farabutti che accusano la Lega di aver preso fondi neri o (addirittura) tangenti. Chi tenta di infangare la Lega dovrà pagare e pagare salato”.
Successivamente il partito in una nota ha reso noto che “dopo aver effettuato le opportune verifiche al riguardo, ha dato mandato ai propri legali di procedere legalmente (sia con azioni civili che penali) nei confronti di Lorenzo Borgogni e di tutti coloro che, a vario titolo, hanno associato, associano o assoceranno il nome della Lega Nord a vicende di tangenti”. “La Lega Nord, attraverso i suoi legali, promuoverà pertanto – si legge ancora nella nota – tutte le azioni necessarie, nelle opportune sedi competenti, al fine di ottenere un risarcimento non inferiore ai 10 milioni di euro da chi ha associato il suo nome, o lo assocerà, a vicende di tangenti”.
Poi in serata gli avvocati della Lega si sono presentati in Procura a Milano per presentare querela per calunnia nei confronti di Borgogni, l’ex direttore centrale delle relazioni esterne di Finmeccanica, per aver accostato il nome del Carroccio a vicende di tangenti. Oltre a Borgogni, i legali hanno presentato querela per diffamazione nei confronti di Francesco Belsito per le affermazioni sul presunto dossier commissionato su Roberto Maroni.
“Noi siamo estranei a queste vicende e quindi chiederemo a chi ha detto che abbiamo preso tangenti per 10 milioni, un risarcimento di 10 milioni così facciamo pari e patta” ha spiegato Maroni da Magenta, in provincia di Milano, dove è arrivato per sostenere il candidato sindaco della Lega Nord Simone Gelli. “Si tratta – ha detto – di una accusa completamente infondata e denigratoria nei nostri confronti. La cosa più grave è che il tutto sarebbe un sentito dire e per questo credo che l’unica risposta sia quella di dar mandato ai nostri legali di intervenire”.
Proprio per questo in mattinata a Varese Maroni ha incontrato l’amministratore delegato di Finmeccanica Giuseppe Orsi nell’ufficio del presidente della Provincia di Varese Dario Galli che fa parte del Cda di Finmeccanica. “E’ stato un incontro con il nostro avvocato – ha spiegato Maroni – perché il nostro avvocato aveva bisogno, per procedere ad azioni legali, di chiarimenti che ha ottenuto”. Riguardo ai suoi rapporti con Orsi, “non ho nessun rapporto particolare. Lui è stato indicato e ha lavorato bene e io non ho sponsorizzato proprio nessuno. Io sostengo le persone che valgono dentro e fuori la Lega – ha concluso – e Orsi non è certo della Lega”.
Quanto a Comunione e Liberazione, in un comunicato stampa del movimento si legge che Cl ”non ha mai preso tangenti da Finmeccanica, né da altri”. “Il peso di menzogne contro un’esperienza che tanti – anche autorevolmente – riconoscono come ‘una risorsa per il nostro Paese’ sta assumendo il volto di un calvario che sinceramente pensiamo di non meritare. In ogni caso – si legge – è stato dato mandato ai legali di tutelare l’onorabilità di Comunione e Liberazione”.
Intanto, il portavoce del presidente della Regione Lombardia, Gaia Carretta, ha smentito la notizia dell’esistenza di uno stretto rapporto del governatore con Orsi: “Nessun rapporto, né stretto né largo, solo una conoscenza dovuta alle rispettive cariche istituzionali. E tanto meno nessun rapporto riconducibile a qualunque operazione”.
Social