Africa nel sangue, bombe durante la messa. Strage di cristiani nel mirino di gruppi islamici
Nuovi attacchi contro i cristiani in Africa. Una serie di esplosioni si sono verificate oggi nell’università Bayero a Kano, nel nord della Nigeria. Una di queste ha ucciso almeno otto persone nella sala dove si stava celebrando la messa. Lo ha reso noto il capo della polizia locale, Ibrahim Idris, precisando che vi è un numero ancora non precisato di feriti.
“Ho visto corpi ovunque”, ha detto un altro testimone, Abel Onoja. L’università della seconda città della Nigeria – dove lo scorso gennaio il gruppo islamista Boko Haram ha condotto una serie di attacchi simultanei che hanno provocato oltre 180 vittime – aveva adottato misure di sicurezza ritenute avanzate. Nessun gruppo ha ancora rivendicato, ma si ritiene che anche questo attacco sia opera di Boko Haram che ha all’attivo molti sanguinosi attentati alle chiese cristiane.
Altro attacco in una chiesa di Nairobi, in Kenya. Secondo quanto ha reso noto la polizia locale una granata è esplosa all’interno della chiesa dei Miracoli di Nairobi: un prete è rimasto ucciso, dieci fedeli sono feriti. Ma il bilancio delle vittime è provvisorio.
L’attentato di oggi è l’ultimo di una lunga serie di piccolo attacchi registrati nel paese africano da quando Nairobi ha inviato le sue truppe nella confinante Somalia lo scorso ottobre, in reazione ad incursioni da parte dei militanti somali di gruppi legati ad al Qaeda in territorio keniota.
Nei giorni scorsi l’ambasciata americana in Kenya ha lanciato un allarme riguardo a possibili attentati contro edifici governativi e alberghi a Nairobi. Il timore dell’intelligence Usa che sia nella fase finale di preparazione un attacco in grande stile, tipo quelli contro le ambasciate Usa in Kenya e Tanzania nel 1998.
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