Grillo scatena le ire di tutti: La mafia non strangola, la crisi sì. Gli artigiani rispondono: Ritorni a fare il buffone
Arriva nella sala gremita di giornalisti quasi un’ora dopo la prevista conferenza stampa, perché prima doveva andare in camera a farsi una doccia. Poi, Beppe Grillo, si avvicina al tavolo e attacca subito: “Ma cosa volete ancora da me? Avete tutti i comizi che ho fatto, cos’altro devo dire?”. E inizia a prendersela con tutti, dal Capo dello Stato (“non parli di demagoghi lui che non è stato eletto dai cittadini”), al Presidente della Camera Gianfranco Fini che definisce “una salma”, poi se la prende con i giornalisti: “Anche voi avete avuto un finanziamento di un miliardo di euro”.
E’ il solito Beppe Grillo quello che si presenta a Palermo per sostenere il candidato sindaco Riccardo Nuti, del Movimento cinque stelle. Prima del comizio di piazza Croci, gremito fino all’inverosimile, incontra la stampa in un albergo, anche se dice ai giornalisti che gli fanno domande: “Cosa volete, non vi ho invitati io…”. Poi, quando un cronista gli chiede se il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano ce l’abbia con lui, dopo averlo definito “demagogo di turno”, senza mai citarlo direttamente, Grillo replica seccamente: “Napolitano non ce l’ha con me. Ma deve fare il Presidente della Repubblica al di fuori di tutto, non può dire ‘i demagoghi di turno’. Noi siamo un movimento politico con 150 eletti nei comuni. Lui non è stato eletto dai cittadini”.
E parlando finalmente della Sicilia, dice: “Il cambiamento partirà dalla Sicilia che subisce una emorragia drammatica di giovani. E’ una terra che soffre particolarmente per quanto sta accadendo e saprà reagire. Non sappiamo quanto prenderemo. Di certo noi non mandiamo 350 mila lettere agli elettori (come Leoluca Orlando, ndr), disboscando un pezzo di Valle D’Aosta. Con noi i cittadini vanno su internet. E i nostri amici in campo sono cittadini normali che lavorano da 5/6 anni tra la gente, nella citta’ sui temi concreti”.
Ricorda ancora di avere chiesto oggi “i nomi dello Scudo fiscale. Non possono mettere tasse, Imu e altri balzelli e fare uno scudo fiscale del 5 per cento – dice – Oggi ho chiesto la pubblicazione dei nomi di chi sono questi che ci stanno portando al macello. Questo paese è al macello e noi vogliamo sapere chi sono i nomi dei macellatori che hanno evaso le tasse e portato il loro tesoretto all’estero”. A chi gli chiede se il suo movimento sta togliendo voti agli altri partiti, dice: “ma togliere voti a chi? Non vedete si stanno dileguando in questa ‘diarrea’ politica, non hanno nemmeno il coraggio di andare nelle piazze”.
E riferendosi al Presidente della Camera Gianfranco Fini, che nei giorni scorsi aveva detto: “Beppe Grillo chi?” manda a dire: ”Mi domandate di morti…”. E ribadisce anche che: “Ci sono marescialli e poliziotti che si stanno iscrivendo al nostro movimento perché non ce la fanno più, si sentono vilipesi perché devono scortare questa gente, questi politici che fanno i burlesque. Ma presto questi politici rimarranno soli, senza finanziamenti, senza giornali, senza scorte e dovranno confrontarsi con i cittadini”.
E ancora: “La gente è arrabiata. Io dico non arrabbiatevi, faremo un processo, non una Norimberga, un piccolo processo con una giuria estratta a sorte di incensurati e dovranno restituire i soldi e fare i lavori sociali. E poi, quando una giornalista gli dice: “Quando ha finito di darci lezioni, le posso fare una domanda, risponde: Anche voi prendete i finanziamenti e non siete liberi”. E aggiunge dopo: “Pure voi a dire i programmi, dove sono i programmi. Ho organizzato un corso serale, due ore a sera, per insegnarvi ad andare sul nostro sito dove il nostro programma c’è. E poi sono trent’anni che dico le stesse cose”.
Poi di corsa in piazza Croci dove lo attendono migliaia di palermitani. Qui praticamente non parla di Palermo, dei problemi della citta’ o del candidato a sindaco, ma ribadisce i soliti concetti gia’ ripetuti nei numerosi comizi fatti in giro per l’Italia. Attacca anche l’ex premier Silvio Berlusconi: “Lo hanno visto a una partita del Milan e mi hannod etto che è irriconoscibile, semba suo zio vecchio, senza trucco”. E ancora su Monti, sul ministro del Lavoro Elsa Fornero che chiama “Frignero” e finge si stupirsi che la piazza abbia subito capito di chi stava parlando: “In Calabria non l’hanno mica capito…”. Ricorda che se “tornasse la liretta” staremmo meglio e che l’euro ha ammazzato l’Italia “che rischia di uscire dall’Europa”.
Molti, moltissimi gli applausi. “Per i rimborsi elettorali non serve una raccolta di firme, basta mettere le mani sul portafogli e restituire quello che hai rubato”, oppure: “se tutti pagassero le tasse, gli altri ruberebbero il doppio”. E quando chiede alla folla: “chi di voi voterebbe per il Pdl o il Pd” la risposta e’ “No” seguito da un sonoro “vaffa…”. E alla fine ha lasciato il posto alle “facce pulite” che si candidano per il Movimento cinque stelle in attesa di un nuovo comizio.
“Palermo e’ una citta’ che soffre piu” di altre. Noi abbiamo candidato Toto’ u curtu e u Malpassotu come vicesindaco, vediamo come va… La mafia non ha mai strangolato i propri clienti, si limita a prendere il pizzo. Qui siamo nella mafia che strangola la propria vittima. Parte tutto dalla Sicilia dove c’e’ un’esondazione di giovani”
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