Borse europee, piazze contrastate. Male Madrid e Milano, lo spread sale a 393 punti
Si muovono miste le piazze finanziarie europee al giro di boa. Dopo un avvio caratterizzato per tutti i principali listini da un buon rialzo, scivolano Madrid e Milano. Intanto torna a salire lo spread tra Btp e Bund tedeschi, dopo un’apertura a 384 punti, e viaggia a metà giornata intorno ai 393 punti base. L’agenzia Standard Poor’s ha annunciato di avere rialzato a ‘CCC’ il rating sul debito a lungo termine della Grecia, che era sceso al livello di ‘selective default’, con prospettive ‘stabili’. L’agenzia ha motivato la scelta con il completamento dello scambio del debito che ha permesso di abbassare le pressioni sul finanziamento a breve del debito di Atene, il cui peso, sottolinea S&P, resta comunque alto.
Non molte altre buone notizie arrivano dal Vecchio Continente: l’indice Markit Pmi manifatturiero dell’eruozona si attesta a 45,9 punti, il valore più basso negli ultimi 24 mesi. Con numero non buoni nemmeno per Germania e Francia. Solo Austria e Irlanda resistono al di sopra della soglia dei 50, mentre l’indice tedesco è a 46,2 e quello francese a 46,9. Più basso ancora in Italia (43,8) e Spagna (43,5). Tra i dati macro anche le vendite di auto nuove in Francia che ad aprile hanno subito un calo dell’1,6%. In crescita ancora a disoccupazione in Europa. Secondo Eurostat, a marzo è salita al 10,9%, rispetto al 10,8% del mese precedente, nell’eurozona, mentre nell’Ue a 27 è rimasta stabile al 10,2%.
I mercati attendono ora i dati Usa che verranno diffusi nel primo pomeriggio relativi a occupazione e ordini di fabbrica, nonché l’avvio di Wall Street che i futures sui principali indici pronosticano in ribasso (il contratto più scambiato sull’S&P 500 cede alle 13,22 lo 0,26%. In questo contesto è Madrid a mettere a segno la performance peggiore con un calo sull’Ibex del 2,44% a 6.839 punti. In ribasso anche Milano con il Ftse Mib che perde l’1,85% a 14.322 e l’All Share che lascia sul terreno l’1,66% a 15.378. Ribassi frazionali anche per Lisbona (-0,69%) e Londra (-0,64%). Sopra la parita’ Amsterdam (+0,02%); Francoforte (+0,17%). Zurigo avanza dello 0,63%; Parigi dello 0,65%; Bruxelles dello 0,97%.
Tra le blue chips in difficoltà, il settore bancario con molti titoli che subiscono una battuta di arresto per poi tornare in negoziazione. Pesante il calo di Ubi Banca che lascia sul terreno il 7,13% a 2,6 euro. Vendite anche su Mps -4,32%; Bpm -4,61%; Bper -4,7%; Banco Popolare -4,19%; Unicredit -4,39%; Intesa Sanpaolo -3,32%; Mediolanum -2,52% e Mediobanca -2,06%. Viaggiano in territorio negativo anche i due titoli del lusso che tra venerdì e lunedì avevano messo a segno un importante rally. Si tratta di Salvatore Ferragamo che perde il 6,98% e della matricola Brunello Cucinello che cede il 6,33% a 11,24 euro (7,75 euro il prezzo fissato al debutto il 27 aprile). Pochi i titoli che si mantengono in testa al listino: Luxottica, che guadagna il 3,48%; StMicroelectronics, +2,55%; Pirelli +2,66%; Impregilo +0,47% ed Eni +0,18%.Per quanto riguarda la galassia Ligresti e il dossier sulla fusione con Unipol, il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella incontrerà oggi l’amministratore delegato del colosso assicurativo bolognese Carlo Cimbri. Al centro della vicenda in questo momento l’avvio di una istruttoria da parte dell’agenzia garante della concorrenza sul progetto di integrazione che ha sospeso temporaneamente l’operazione. Fondiaria Sai cede l’1,62%; Milano Assicurazioni il 4,77% e Premafin il 3,54%. Viaggia in calo anche Unipol che lascia sul terreno l’1,72%.
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