Sequestra gli impiegati dell’Agenzia delle Entrate. Poi si arrende: Rovinato dalla crisi
Si è arreso, dopo quasi 6 ore, l’imprenditore che ha fatto irruzione nella sede dell’Agenzia delle Entrate in via San Giuseppe a Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo. Lo rende noto il sindaco, Michele Lamera, che dal primo momento ha seguito tutte le fasi della mediazione.
Disperato per problemi economici, Luigi Martinelli, 54 anni, ha fatto irruzione nella palazzina armato di un fucile a pompa, poco prima dell’orario di chiusura degli uffici. Poche parole, poi ha esploso due colpi in area e ha sequestrato i 15 dipendenti. Un gesto legato a difficoltà economiche, a una cartella esattoriale ‘salata’. L’uomo ha chiesto di parlare con i giornalisti, ha minacciato il suicidio, era pronto a raccontare la sua storia.
Le trattative iniziali con le forze dell’ordine sono andate a buon fine: 14 i dipendenti dell’ente che sono stati presto liberati, mentre l’ultimo ostaggio, Carmine Mormandi, 56 anni, impiegato da anni nella sede dell’Agenzia delle Entrate, è stato rilasciato solo in serata. L’uomo, rimasto per circa 5 ore nelle mani del suo sequestratore, sta bene.
Dopo aver liberato anche l’ultimo degli ostaggi il sequestratore si è arreso al carabiniere e al mediatore che aveva al suo fianco. Per lui è scattato l’arresto da parte dei militari.
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