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Dopo il caos la normalità: il calcolo dei voti era giusto. Orlando si conferma primo al 47,3%

Dopo il caos la normalità: il calcolo dei voti era giusto. Orlando si conferma primo al 47,3%
Caos in Sicilia nei conteggi delle preferenze per i candidati sindaci in Sicilia. Gli uffici elettorali avrebbero infatti assegnato le percentuali sulla base del totale dei voti attribuiti ai singoli candidati sindaci. Un errore d’interpretazione della legge, che prevede che la base del calcolo possa essere effettuata sul totale dei voti validi, ottenuti dai candidati a primo cittadino e dalle liste e candidati al Consiglio comunale, eccezion fatta per le schede nulle.

La Regione siciliana, dopo una verifica, ha però smentito l’erroreconfermando la validità dello scrutinio dei Comuni. Il conteggio delle schede e le percentuali assegnate ai candidati sindaci non subiranno quindi alcun cambiamento. A questo punto Leoluca Orlando si conferma al primo posto a Palermo con il 47,3% e andrà al ballottaggio con Fabrizio Ferrandelli che si attesta al 17%.

“Bisognerà considerare il conteggio come fossero due schede separate”, ha detto il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo. “Il conteggio dei voti e il calcolo delle percentuali – ha spiegato l’assessore agli Enti locali dell’Isola, Caterina Chinnici – sta avvenendo con modalità separata: i voti attribuiti alle liste sono calcolati per il calcolo delle percentuali separatamente dai voti espressi per i sindaci”.
“Il momento di confusione – ha aggiunto Chinnici – è comprensibilissimo vista la novita della legge elettorale in Sicilia per questo motivo abbiamo voluto fare una riflessione più approfondita. Il calcolo dei voto del sindaco sarà fatto sul totale dei voti validi espressi separatamente per il primo cittadino”.
Leoluca Orlando commentando l’eventualità di un errore nel calcolo, ha dichiarato: “Se io dovessi avere il 37 per cento con il nuovo conteggio dei voti, allora c’è chi (Ferrandelli, ndr) scenderà al 7 per cento”.
Intanto, si infiamma lo scontro tra i due candidati alla poltrona di sindaco di Palermo. ”Voglio il confronto pubblico con Orlando, lo chiedo pubblicamente. Lo conosco bene e mi basta guardarlo negli occhi per capire quando mente”, ha detto Fabrizio Ferrandelli, che tra due settimane si confronterà al ballottaggio con il sue ex mentore.
Ma alla richiesta arriva un secco no di Orlando: “Io mi confronto con la città e non con chi da settimane non fa che insultarmi né io voglio insultare. Mi confronterò con le categorie produttive e con altri ma non con chi mi insulta”.
Ferrandelli si dice tuttavia fiducioso riguardo al ballottaggio: ”Sarà una partita nuova, ci impegneremo per raccogliere il voto di quel 70% di palermitani che non hanno sostenuto Orlando”.