Emergenza povertà, il piano Monti: 2,3 miliardi per il Sud, asili nido e 18 mila posti di lavoro
Dal Cdm interventi concentrati sul Mezzogiorno. Per i giovani in arrivo 220 milioni di euro. Altri 900 milioni per la competitività e l’innovazione delle imprese. E poi, 400 milioni per asili nido, 18 mila nuovi posti entro 2015. Le risorse dai fondi Ue. Il presidente del Consiglio Mario Monti in conferenza stampa a palazzo Chigi: “Ora equità in primo piano”. Il premier ha ribadito l’impegno del governo a lavorare per attenuare “il disagio per la povertà di chi è più colpito dalla crisi e nel medio termine di ridurre le famiglie a rischio povertà”.
Giovani. Ammontano a 220 milioni di euro i fondi destinati dal governo in favore dei giovani del Mezzogiorno. Le risorse saranno destinate a interventi contro la dispersione scolastica, il non profit, a nuovi interventi per la crescita: finanziamenti per l’autoimpiego e l’imprenditoria giovanile; iniziative per l’apprendistato, promozione di metodi applicati di studi e ricerca nelle Università attraverso l’azione di ricercatori italiani all’estero con il progetto ‘Angels’.
La ripartizione dei fondi. Riprogrammati 2,3 miliardi di euro dei fondi comunitari nelle regioni Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, “de-finanziando interventi con criticità di attuazione, obsoleti o inefficaci”, riferisce poi palazzo Chigi. Di questi 2,3 miliardi, 845 milioni sono destinati a obiettivi di inclusione sociale: cura dell’infanzia (400 milioni); cura degli anziani non auto-sufficienti (330), integrazione della politica dell’istruzione contro la dispersione scolastica con azioni per la legalità nel territorio (77), progetti promossi da giovani del privato sociale (38 milioni).
Imprese. Gli altri interventi per 1,498 miliardi sono rivolti alla crescita attraverso iniziative per i giovani, azioni per promuovere lo sviluppo delle imprese e la ricerca, promozione dell’innovazione dal lato della domanda attraverso bandi commerciali, valorizzazione di aree di attrazione culturale e riduzione dei tempi della giustizia. Lo scopo è di rifocalizzare il sostegno alla competitività e all’innovazione delle imprese nelle quattro regioni del Meridione. A tal scopo il piano prevede investimenti per 900 milioni.
Nuovi magistrati e giustizia. “Dando seguito all’impegno assunto in Parlamento dal ministro della Giustizia, il consiglio dei ministri” ha dato il via libera “all’assunzione dei 325 magistrati ordinari vincitori di concorso. A loro il mio augurio per il difficile e fondamentale compito che li attende”, ha annunciato Monti che ha anche detto che 7,2 milioni di euro sono stati stanziati per interventi destinati a rendere più veloce la giustizia civile nel Mezzogiorno. Di questi, 4,4 sono rappresentati da fondi comunitari e 2,8 da risorse nazionali. Il piano prevede l’attivazione del Processo Civile Telematico in tutte le 8 Regioni del Mezzogiorno (5,8 milioni circa) attraverso azioni mirate: diffusione del sistema telematico di notifiche, l’attivazione del sistema di gestione del flusso di lavoro dei decreti ingiuntivi in formato digitale-telematico.
Innovazione energetica. È di 124 milioni di euro la cifra destinata dal governo all’innovazione energetica per la crescita. Con la destinazione dei fondi, il governo si propone di arrivare ad un aumento del fabbisogno di energia coperto da fonti rinnovabili o da efficientamento energetico negli edifici e strutture pubbliche; migliorare le prestazioni energetiche, climatiche e ambientali delle città; risparmiare energia nelle città attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative applicate, ad esempio, ai sistemi di illuminazione pubblica.
Gli interventi decisi dal governo pongono ”l’equita’ in primo piano” e aiutano a ”creare circuiti partecipativi di inclusione”. sottolinea il premier Mario Monti in conferenza stampa. “Lavoriamo per far crescere in Italia un’economia sociale di mercato altamente competitiva. Il rigore non e’ certo finito, ma vogliamo dare il senso di una respirazione sociale e civile”. Monti quindi spiega: “Il rigore che abbiamo chiesto al Paese non e’ stato un cedimento a logiche e politiche decise da altri e in altri luoghi, ma e’ esattamente l’opposto, cioe’ l’invito a condividere uno scatto di orgoglio, di assunzione di responsabilita’ in Italia da parte degli italiani per un futuro migliore. Ci sono molti modi nel mondo contemporaneo per diventare colonie di altri Paesi o nel sistema internazionale: noi amiamo il sistema internazionale, siamo protagonisti attivi dell’Europa, condividiamo le regole dell’Europa, ma vogliamo tenere lo stesso grado di autonomia e di decisione responsabile nel quadro europeo che hanno gli altri Paesi e che eravamo sul punto di perdere”.
“Mi fa piacere leggere che il vicepresidente Rehn dica che non c’e’ bisogno di una nuova manovra” afferma poi il presidente del Consiglio. E spiega: “L’obiettivo era il pareggio di bilancio in termini strutturali e tutte le misure sono state introdotte, approvate e hanno ottenuto il riconoscimento della Commissione e le stime non includono i proventi attesi dalla lotta all’evasione e da quei proventi ci aspettiamo un contributo ulteriore al consolidamento dei conti”.
Il premier ribadisce che l’Europa deve agire ”per promuovere di piu’ la crescita”. Ma ”l’Europa – sottolinea Monti – a saperla leggere, da’ margini di crescita e lavoro che non sono utilizzati e conosciuti”.Il premier puntualizza poi che il governo “ha deciso queste cose non perche’ ce le hanno chiesto i partiti ma perche’ lo chiede la societa”’. Monti ha poi voluto sottolineare che il piano varato oggi ”non e’ un cambio di marcia” dell’esecutivo perche’ l’attenzione alla crescita e all’equita’ erano ”iscritte, incastonate anche nelle cose piu’ dure che abbiamo dovuto proporre e imporre, con la lodevole e apprezzabile partecipazione dei partiti”.
Monti annuncia inoltre che l’Italia potrebbe presto negoziare un accordo bilaterale con la Svizzera, come quello intercorso tra Germania e Confederazione elvetica, per il rientro dei capitali.
Il governo quindi risponde con interventi concreti a chi chiede crescita e ripresa economica, proprio nel giorno in cui si moltiplicano e diventano sempre piu’ preoccupanti gli attacchi ad Equitalia. Il premier si astiene da ogni commento e annuncia per giovedi’ prossimo una visita alla sede dell’Agenzia delle Entrate. “Faro’ dichiarazioni in quel momento”. “Dicono che sono freddo, ma sui problemi mi accaloro – ha affermato Monti in conferenza stampa – e sulle persone che con poverta’ di mezzi in questa fase, ma con ricchezza di entusiamo, questi problemi affrontano”.
Anche il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, è intervenuta per spiegare il senso degli interventi varati in Cdm. “Bisogna aiutare le regioni meridionali a spendere meglio. Spesso o non sono capaci di farlo o lo fanno male. E invece e’ cruciale per lo sviluppo del Sud aiutarle a spendere meglio”.
Il ministro Fornero ha voluto anche sottolineare come un maggiore affidamento ai servizi domiciliari ”aiuterebbe anche a contenere la spesa sanitaria”. Ma non solo. Un maggior ricorso a questi servizi puo’ favorire il lavoro delle donne. ”Quante volte sentiamo dire che le donne non possono lavorare perche’ hanno genitori anziani da curare o bambini da accudire”.
Il piano varato dal Governo prevede 50 milioni che ”dovrebbero permettere la sperimentazione su basi nuove di forme di contrasto alla poverta”’ spiega ancora Fornero ricordando di ”essere favorevole, sul piano personale, al reddito minimo ma i vincoli di bilancio non lo consentono”. ”E’ una sperimentazione intelligente di contrasto alla poverta’ assoluta che avverra’ in collaborazione con i comuni sopra i 250mila abitanti. La poverta’ e’ maggiore nelle aree urbane, nelle grandi citta’ del Sud ma anche del Nord”, ha detto Fornero specificando, pero’, che l’assistenza che viene prestata e’ finalizzata a ”far trovare una strada alle persone in difficolta”.
”Ti diamo assistenza -argomenta Fornero – ma vogliamo aiutarti a trovare una strada, non ti diamo 50 euro per spenderli al supermercato come ti piace ma nell’ambito di un intervento per mettere le persone su percorsi per renderle meno poveri”.
Quello varato oggi, ha quindi puntualizzato il ministro, ”non e’ un grande piano che coinvolge tutti ma un piano che coinvolge cinque Regioni”. Tuttavia, questo puo’ essere ”un punto di avvio di un piano molto piu’ vasto” e che ”ci puo’ avvicinare a Paesi che di questo fanno segno di civilta”.
Il ministro per la Cooperazione e l’integrazione Andrea Riccardi ricorda come le decisioni del governo abbiano “una ricaduta sul lavoro e sulla condizione della donna”. “Il nostro obiettivo e’ la famiglia italiana infrangilita e dentro la famiglia si nascondono poverta’ nascoste”.
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