Estate amara, metà degli italiani rinuncia alle vacanze e chi le fa resta in Italia
La crisi economica farà sentire i suoi effetti anche sulle prossime vacanze estive. Il 44% degli italiani rinucerà alle vacanze estive e il numero delle persone che rimarrà a casa cresce di 2,5 milioni. Lo afferma una ricerca condotta dal Codacons per monitorare le tendenze degli italiani in vista del periodo estivo. Come noto – spiega l’associazione – il mese di maggio è quello in cui la maggior parte delle famiglie pianifica le proprie vacanze prenotando pernottamenti e acquistando pacchetti turistici. Rispetto allo scorso anno, tuttavia, nel 2012 si riduce fortemente il numero di cittadini che potrà permettersi una vacanza da 7/15 giorni.
A pesare sulla rinuncia alle vacanze – aggiunge Codacons – è la pesante crisi che investe il nostro paese, le minori disponibilità economiche determinate dall’incremento delle tassazioni, e la crescita dei costi nel settore turistico. Altro dato importante che emerge dall’indagine Codacons, è quello relativo alle mete prescelte dagli italiani: rispetto al trend degli anni passati, calerà di circa il 50% il numero di chi sceglierà destinazioni straniere. Alla base di tale tendenza, la necessità di limitare i costi e contenere le spese entro budget più modesti. Chi si recherà all’estero sceglierà comunque paesi estremamente competitivi sul fronte dei prezzi, in primis Grecia e Spagna.
Secondo lo studio Codacons, 7,5 utenti su 10 opteranno per il mare come meta della propria villeggiatura, e per ben l’80% di coloro che potranno permettersi di partire la regola sembra essere la seguente: vacanze low cost e all’insegna del risparmio. ”Gli italiani infatti – afferma il presidente dell’associazione Carlo Rienzi – pur di non rinunciare alle vacanze limitano i giorni di villeggiatura, scelgono mete più vicine e cambiano le proprie abitudini”. “Non a caso appaiono in aumento del 15% le famiglie che andranno in ferie a luglio e settembre, quando cioè prezzi e tariffe nel settore turistico sono più allettanti. Appare però allarmante il dato secondo cui 2,5 milioni di cittadini in più rispetto allo scorso anno dovranno rimanere a casa. Questo – prosegue Rienzi – è l’effetto tangibile della crisi, che si ripercuote anche sulle vacanze estive degli italiani”.
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