Germania, battuta l’austerità della Merkel: crolla il Cdu. Spd trionfa in Reno Wesfalia
Dura sconfitta per la Cdu della Cancelliera Angela Merkel alle elezioni di oggi del Nord Reno Wesfalia, il Land più grande del Paese. Il partito cristiano democratico è rimasto fermo al 26,3% registrando il peggior risultato dal dopoguerra (era al 34,6% alle elezioni del 2010).
. L’SPD, al governo del Land, ha vinto il 39% dei voti e i Verdi il 12% . Mentre i liberali dell’Fdp potrebbero contare sull’8,5%. Infine i Pirati, che con il 7,5% dei consensi entrano nel quarto parlamento regionale. Fuori invece la Linke con il 2,5%. Le sinistre democratiche dunque volano grazie al trionfo della Spd, e la cancelliera esce così gravemente indebolita anche sul fronte europeo: la sua richiesta ossessiva di rigore a ogni costo perde peso e forza, perché la Spd chiede (come Monti e Hollande) impegni per la crescita, in cambio della ratifica del fiscal compact. Quando tra 48 ore circa Merkel riceverà alla cancelleria il presidente eletto francese, il socialista François Hollande appunto, sarà più debole davanti alle sue richieste di non voler governare l’Europa da sola e di fare di più per crescita e occupazione.
La Cdu di Merkel precipita dal 34 al 25,5-26 per cento, un crollo doppio rispetto alle previsioni di prima del voto, che la davano attorno al 30%. Il suo capolista Norbert Roettgen, ministro federale dell’Ambiente e merkeliano di ferro, esce spazzato via, e lo schiaffo coinvolge tutto l’esecutivo. Il risultato del voto potrebbe profilare una sfida tra donne alle elezioni federali per la Cancelleria di Berlino del settembre 2013. Il grandioso successo riportato dal governatore socialdemocratico uscente, Hannelore Kraft, dovrebbe darle la forza per superare i tre concorrenti del suo partito che aspirano a sfidare Angela Merkel. Tutti i sondaggi concordano infatti sul fatto che il cancelliere batterebbe oggi a mani basse sia l’ex ministro delle Finanze, Peer Steibrueck, che il capogruppo Spd al Bundestag, Frank-Walter Steinmeier, come pure il presidente del partito, Sigmar Gabriel. Alla fine la Germania potrebbe ritrovarsi fra un anno con una sfida tra donne, poichè anche se la Kraft continua a ripetere di voler rimanere a Dusseldorf per i prossimi cinque anni, se i sondaggi dei prossimi mesi le metteranno le ali ai piedi difficilmente potrà sottrarsi alla chiamata di un partito che senza di lei non ha al momento alcuna chance di tornare alla Cancelleria.
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